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Contro i tagli di bassa lega, il Pd veneto in piazza a Padova il 5 febbraio

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 28 Gennaio 2011 alle 14:18 | 0 commenti

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Partito democratico Veneto - "In piazza contro i tagli di bassa lega. Perché mentre la politica sembra ridotta tutta a una questione di tette e culi, governo e regione decidono con scelte sbagliate il presente e il futuro dei cittadini e del territorio". Lo ha dichiarato Rosanna Filippin, segretario regionale del Pd, alla conferenza stampa svoltasi questa mattina a Padova per illustrare i contenuti della manifestazione promossa per il prossimo 5 febbraio a Padova (in piazzetta Pedrocchi alle 14.30).

"Il governo di Bossi e Berlusconi - spiega la Filippin - ha tolto 358 milioni di euro al Veneto. E Zaia scarica questi tagli sui Comuni. Altro che federalismo, il Veneto paga due volte. Il 5 febbraio inizia un percorso. Che proseguirà per tutto il mese di febbraio, unitamente alla raccolta di firme per chiedere le dimissioni di Berlusconi. È nell'interesse del paese che il Cavaliere si dedichi del tutto alla sua vita privata".
"Mentre Berlusconi chiamerà a raccolta le sue truppe, il 13 febbraio, noi - ha aggiunto Laura Puppato - vogliamo informare i veneti su quello che sta succedendo al futuro dei loro diritti e dei servizi essenziali. Vogliamo denunciare il modo in cui Zaia ha subito in silenzio i tagli del Governo nazionale. I pesantissimi tagli imposti dal bilancio regionale non sono provocati solo dalla manovra del governo e da un patto di stabilità iniquo che penalizza le amministrazioni locali più virtuose".
"Ci sono infatti gravi responsabilità della classe dirigente regionale: basti guardare al deficit che la metà delle società partecipate ha accumulato in questi anni, come ha dichiarato la Corte dei conti. Presenteremo la nostra contro-manovra e proporremo soluzioni che, al contrario di quanto vuole fare la Giunta regionale, non priveranno di risorse chi ha più bisogno e non terranno in vita società in passivo e forme di clientela. Con molta probabilità nei prossimi giorni arriveranno in Veneto nuove risorse per la spesa sanitaria e la tutela del territorio. Non pensi il centrodestra di poter utilizzare questi fondi fuori dalla stretta competenza cui sono destinati".
"Quella del 5 - ha aggiunto Piero Ruzzante - è e deve essere considerata una piazza aperta. Sarà la prima manifestazione di questa portata in Veneto da quando è nato il PD. Rivolgiamo il nostro appello alle forze sociali, alle categorie economiche e al mondo del volontariato che abbiamo ascoltato in queste settimane di audizioni sul bilancio regionale. Quella del 5 febbraio deve diventare una piazza aperta a chi vuole un bilancio diverso. Solo unendo le forze possiamo cambiare rotta a questa manovra che scarica ogni peso sulle fasce sociali più deboli e sugli enti locali".
"Siamo di fronte - spiega il consigliere Claudio Sinigaglia - al rovesciamento di quanto promesso da Zaia: altro che viva il Veneto, siamo di fronte al Veneto tradito, grazie ad una Finanziaria con effetti devastanti sul sociale e non solo, anche sul turismo. Questa giunta è riuscita a dipingere una ricchezza del Veneto come è l'associazionismo come uno spreco".
"Se non vengono approvati gli emendamenti del Pd - ha aggiunto il Senatore Marco Stradiotto - anziché dire "padroni a casa nostra" si potrà dire "commissariati a casa nostra". Al posto dei sindaci si potrà mettere un computer, perché tutto resterà deciso a Roma, senza nessuna vera autonomia e responsabilità per gli enti locali". La parziale soddisfazione espressa dall'Anci?: "Se ad un assetato offri una goccia d'acqua a lui farà piacere, ma quello proposto dal Governo, per giunta senza modifiche al Patto di Stabilità, non c'entra nulla col vero federalismo. Del principio per cui l'elettore giudica chi amministra in base al rapporto tra tasse e servizi, "pago vedo voto" non c'è traccia".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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