Contributi speciali alla mobilità pubblica, Baruchello: da anni penalizzato il Vicentino
Mercoledi 25 Maggio 2011 alle 20:32 | 0 commenti
Come ogni anno in primavera la regione Veneto assegna una serie di contributi speciali alla mobilità pubblica. Si tratta di risorse le quali colmano in parte le perdite che il trasporto pubblico accumula per gestire un servizio al quale la collettività riconosce una valenza sociale oltre che produttiva. Purtroppo da molti anni la provincia di Vicenza viene trattata non troppo bene rispetto ad altre realtà come peraltro confermato dalla tabella allegata (estratta dalla delibera della Giunta regionale per il trasporto pubblico).
Nell'ambito regionale Venezia fa la parte del leone, ma al capoluogo lagunare vanno attribuite due specificità : uno, la presenza del mare (spostare un vaporetto è ben più costoso che un bus); due, il ritorno che in termini di fiscalità generale nazionale e regionale garantisce Venezia alla collettività è sotto gli occhi di tutti visto che il comune della Serenissima da solo vale un 15-20% del pil regionale. Più evidente è la sproporzione se si paragonano i dati di dettaglio con realtà come Padova o Treviso. La Marca per esempio conta 880.000 abitanti e nel periodo aprile dicembre 2011 riceve da palazzo Ferro Fini 210.000 euro. Per il medesimo periodo il Vicentino che conta 870.000 residenti potrà fare affidamento su 145.000 euro. Il che significa che il Trevigiano porta a casa un contributo di 0,23 euro per abitante, mentre la provincia berica si ferma a 0,16. Sicuramente ci sarà chi obbietta che il calcolo non va fatto pro abitante ma pro kilomettro della rete trasportistica convenzionata, ma è di tutta evidenza che si tratta di una obiezione puerile e priva di fondamento perché il servizio lo si eroga al cittadino e non all'asfalto. Da anni i presidenti di Aim ed Ftv giustamente puntano l'indice contro questa sproporzione. Recentemente e in modo sacrosanto il presidente di Ftv Valter Baruchello ha ribadito uno stato di cose che penalizza il Vicentino. A questo punto però la questione è politica. In regione i politici vicentini di primo piano in consiglio come in giunta sono diversi. Affinché la situazione migliori, pur considerando le secche del bilancio regionale, occorre che si verifichino due condizioni.
Prima, i vari partiti di maggioranza e minoranza debbono fare leva su un gioco di squadra ben programmato. Seconda, chi conta nella maggioranza di centrodestra deve comunque prendere il coraggio a due mani e cercare di gettare il cuore oltre l'ostacolo per farsi ascoltare in modo più adeguato. Sullo sfondo però rimane la questione delle questioni. Una mobilità pubblica e privata da ripensare. In Germania per esempio dove ciò in parte è già avvenuto le aziende del trasporto pubblico hanno i bilanci quasi sempre in ordine e forniscono un servizio assai buono. Difficilmente sono in attivo perché non è compito delle utility del settore pubblico fare profitti, ma garantire il miglior servizio al cittadino al minor costo.
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