Giornata vittime delle mafie, per due anni iniziative nelle scuole venete
Venerdi 23 Settembre 2016 alle 12:04 | 0 commenti
La Regione Veneto rende noto che la Giunta regionale, su proposta dell'assessore alla cultura e alla sicurezza, Cristiano Corazzari, ha recepito il programma delle iniziative previste per l'edizione biennale 2017 e 2018 della "Giornata regionale della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie", che si celebra il 21 marzo, proposto dall'Associazione "Avviso Pubblico - Enti locali e Regioni per la formazioni civile contro le mafie" e approvato dall'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale. "Con queste iniziative - sottolinea Corazzari - intendiamo riaffermare e consolidare i valori della legalità e della cittadinanza responsabile, favorendo la realizzazione di iniziative di prevenzione e contrasto al crimine organizzato e di stampo mafioso".
Lo scorso anno, attraverso un progetto di tipo sperimentale, la Regione Veneto, sempre in collaborazione con "Avviso Pubblico" (associazione senza scopo di lucro, apartitica, che promuove la cultura della legalità democratica nella politica e nella pubblica amministrazione, che oggi conta più di 360 soci tra Comuni, Unioni di Comuni, Province e Regioni) ha coinvolto 15 scuole e più di 700 ragazzi di istituti superiori, in un percorso di approfondimento della conoscenza del fenomeno mafioso.
"Considerati i risultati positivi riscontrati al termine di tale progetto nonché la richiesta pervenuta dalle scuole di dare continuità allo stesso- spiega l'assessore Corazzari - intendiamo organizzare anche per i prossimi anni un percorso didattico-formativo simile, con l'obiettivo di contribuire a formare giovani cittadini consapevoli e responsabili, sostenerli nella ricerca dei documenti e informazioni sul fenomeno mafioso e sugli strumenti più idonei a prevenirlo e contrastarlo".
Da segnalare che nel corso della celebrazione della Giornata regionale è prevista la consegna del Premio "Legalità e sicurezza" che consiste in un attestato di encomio agli operatori della sicurezza che sono contraddistinti per particolari meriti nel campo del contrasto alle mafie, all'usura, alle truffe agli anziani e alla tutela del "Made in Italy".
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