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Contraffazione, Federmoda: nel vicentino sequestrata merce per più di tre milioni

Di Citizen Writers Mercoledi 17 Giugno 2015 alle 16:16 | 0 commenti

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Matteo Garzaro, presidente di Federmoda Confcommercio Vicenza

Quello della contraffazione è un danno enorme alle nostre imprese del dettaglio di abbigliamento, pelletterie e calzature. Una piaga sulla quale non dobbiamo mai abbassare la guardia, perché va ad erodere quote di fatturato alle aziende oneste e ad alimentare un mercato parallelo fatto anche di criminalità organizzata e lavoratori fuori da qualsiasi sistema di tutela e garanzia.

La Procura di Vicenza sarebbe pronta a chiedere il giudizio per 64 indagati, individuati dopo un maxi sequestro di abiti, borse, portafogli, scarpe contraffatti avvenuto tra il 2012 e il 2013.

Va detto che secondo gli ultimi dati elaborati da Federmoda nazionale, in Veneto, il valore stimato della merce sequestrata tra il 2008-2013 è stato pari a 233 milioni di euro (quasi il 7% del valore complessivo in Italia). Nello stesso periodo, a Vicenza, su 186 sequestri complessivi di merce contraffatta, 131 (il 70,4%) hanno riguardato il settore moda, con 281.482 pezzi sequestrati per un valore stimato di 3.514.710 euro.  Ma in termini di mancata vendita per le imprese che trattano i marchi originali, ovviamente,  il danno è ben superiore del valore della merce sequestrata. Senza considerare i riflessi negativi che si hanno sull’intera filiera e sull’immagine del settore. Sottolineo l grande lavoro svolto in questi anni dalle Forze dell’Ordine e in particolare dalla  Guardia di Finanza nella lotta alla contraffazione. Serve, infatti, mantenere al massimo livello l’attenzione a questo problema, perché solo attraverso una forte azione di repressione si riescono a dare quei segnali di serietà, di ordine e di giustizia di cui imprenditori e consumatori hanno bisogno.

Leggi tutti gli articoli su: Confcommercio, Federmoda, contraffazione, Matteo Garzaro

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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