"Contestualizzare" Faccetta nera? Io contestualizzo il 25 aprile
Lunedi 25 Aprile 2011 alle 18:48 | 0 commenti
Il fatto
Nella Scuola Media Statale "Montegrappa" di Pove del Grappa, in provincia di Vicenza (che sia stata tutta quella grappa a dare alla testa a qualcuno?) l'insegnante di musica inserisce nel suo programma "Faccetta Nera" e "Giovinezza" (Il Giornale di Vicenza del 23/4/11): testo e musica. I ragazzi diligenti studiano, imparano e si portano i compiti a casa, dove canticchiano quelle simpatiche canzoncine così orecchiabili e divertenti.
‘Chi ti ha insegnato quella roba'? chiede qualche genitore allibito; che magari stava preparando una gita coi figli a un sacrario partigiano per commemorare il 25 aprile, e si chiede se la preparazione scolastica del figlio verrebbe apprezzata, in quell'ambiente. Risposta: ‘Il Professor Nicola Meneghini, insegnante, strumentista, compositore, arrangiatore". Segue protesta dei genitori medesimi, denuncia all'opinione pubblica locale, commenti dei politici locali eccetera. E a scuola, cos'hanno detto?
Le opinioni
Il Prof. Meneghini, tanto per cominciare, si è dichiarato <"avvilito" che sia stata attribuita una connotazione politica ad una scelta puramente didattica>. Il che a me, insegnante pure io, fornisce delle idee. La prossima volta che, in Storia, parlerò dello schiavismo, farò mettere in catene Abdul, il ragazzino ghanese. E che nessuno mi accusi di razzismo: sarà . E quando parlerò della Shoah avrei una mezza idea di chiedere ad Aaron, il bambino ebreo, se prova ad entrare nel forno delle cucine della mensa: così, tanto per far vedere come si faceva. Un'altra , naturalmente.
Poi è toccato ai Dirigenti. La Preside, Caterina Chenet, dice : "Ogni periodo storico viene contestualizzato prendendo in esame brani e testi che spiegano l'epoca e i fatti ad essa connessi: (...) non c'è alcuna valenza di natura ideologica in questa vicenda". All right. Perciò, se quando studieranno il Nazismo torneranno a casa cantando "Già milioni guardano/con speranza alla croce uncinata/Presto le bandiere di Hitler/sventoleranno su tutte le strade" (è Das Horst-Wessel-Lied, l'inno ufficiale del Partito Nazionalsocialista dei Lavoratori), niente paura: stanno "contestualizzando". Evidentemente ispirata dallo spirito dei tempi, la suddetta preside poi aggiunge: "Dovremmo occuparci di ben altri mali che colpiscono la scuola". Ma sì, certo: per esempio gli insegnanti comunisti che servendosi di libri di testo comunisti inculcano valori comunisti nei bambini. Questi sono i veri pericoli che minano le basi della scuola italiana.
Conclude Giovanna Donazzan (no, tranquilli: non ‘quella' Donazzan. Questa è solo l'Assessore all'Istruzione del Comune di Pove. Ma, si sa, cognomen omen, e lei non poteva sottrarsi al suo destino ...): "Del resto Bella Ciao è sempre stata insegnata nelle scuole, tutti i bambini la conoscono e non ci vedo niente di male".
E a questo punto concludo anch'io. Perché se l'Assessore all'Istruzione di un comune italiano considera l'insegnamento di Bella Ciao alla pari di quello di Faccetta Nera; se quel comune è vicino al Monte Grappa, dove nel 1944 i Nazisti rastrellarono e deportarono circa mille persone, la gran parte delle quali non fece mai ritorno; se quel comune è vicino a Bassano del Grappa, Città decorata al Valor Militare per la Guerra di Liberazione e Medaglia d'Oro al Valor Militare per i sacrifici patiti dalle sue popolazioni durante la Seconda Guerra Mondiale (ha presente, Assessore? È quella di quando cantavano Giovinezza); se nel centro di Bassano c'è il Viale dei Martiri, in cui, il 26 settembre 1944, i Nazisti impiccarono agli alberi trentun partigiani, ma appendendoli bassi, perché ci mettessero di più a morire ... Beh, se le cose stanno così, cosa volete che dica, io: "contestualizzo", appunto.
Buon Venticinque Aprile.
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