Conte: dal federalismo demaniale risorse per la sicurezza idraulica
Venerdi 6 Maggio 2011 alle 18:46 | 0 commenti
Maurizio Conte, Regione Veneto - L'applicazione del federalismo demaniale potrà dare un aiuto concreto anche per finanziare i grandi progetti necessari alla messa in sicurezza idraulica del territorio del Veneto. La proposta del gruppo di esperti voluti dal Commissario straordinario all'alluvione Luca Zaia che prevede la costruzione di bacini di espansione a monte e l'utilizzo dell'idrovia Padova Venezia come canale di scolo in caso di necessità .
"Si tratta - spiega l'assessore regionale all'Ambiente Maurizio Conte che ieri sera ha partecipato a un incontro pubblico con i sindaci e i cittadini dei comuni della Saccisica, nel padovano - di un Mose per la terraferma veneta, un grande piano del valore di due miliardi e settecento milioni di euro per recuperare il ritardo negli investimenti in sicurezza idraulica del territorio. La sua attuazione non è solo auspicabile, ormai è necessaria".
"Con l'alluvione - prosegue Conte - è diventato chiaro anche a chi preferiva non pensarci che è necessario intervenire con urgenza. I fronti sono diversi: dobbiamo pensare alla pianificazione secondo principi più rigorosi che in passato, procedere alla manutenzione e all'adeguamento delle arginature, delle idrovore e di tutti i manufatti che servono a mettere in sicurezza il territorio, e soprattutto dobbiamo procedere alla costruzione di grandi opere come le casse di espansione per accumulare le acque in caso di piogge eccezionali da rilasciare dopo il passaggio dell'onda di piena. Opere progettate da tempo ma bloccate dalla burocrazia e dalla conflittualità . Si tratta di un piano economicamente molto impegnativo, in un momento in cui, è cosa nota, la Regione è costretta a tagli in tutti i settori. Un grosso aiuto in questo senso potrà venirci dall'atteso federalismo demaniale. Il patrimonio che fino a oggi è stato amministrato, in maniera poco efficiente e spesso addirittura in perdita, dallo Stato, quando sarà gestito direttamente dalle Regioni, dalle Province e dagli enti locali, potrà essere fonte di risorse importanti da reinvestire sul territorio anche per la sicurezza idraulica".
All'incontro organizzato nella sala del Consiglio dal sindaco del Comune di Piove di Sacco Alessandro Marcolin hanno partecipato anche i sindaci del territorio, l'assessore all'Ambiente e alla Protezione civile della Provincia di Padova Mauro Fecchio, il vicecommissario straordinario all'alluvione Mariano Carraro, il responsabile della direzione Difesa del Suolo della Regione del Veneto Tiziano Pinato e il presidente del Consorzio di bonifica Brenta, Eugenio Zaggia e il dirigente Francesco Veronese.
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