Consumi in calo, Federconsumo lancia l'allarme: "aumento iva aggraverà la crisi"
Giovedi 12 Settembre 2013 alle 12:29 | 0 commenti
 
				
		Federconsumo Veneto - Le ultime settimane sono state segnate dalle continue voci di un aumento delle aliquote IVA, accompagnate dall’annullamento del pagamento IMU sulle prime case a cui è però seguito il taglio di una serie di incentivazioni e detrazioni d’imposta. I dati, diffusi negli ultimi giorni da più fonti, dicono con estrema chiarezza che i consumi alimentari sono sistematicamente in diminuzione, con percentuali che oscillano tra il -2 e -3%, a seconda delle rilevazioni e dei periodi di raffronto.
Molto maggiore è la percentuale che riguarda tutti i prodotti non alimentari, in molti casi negativa a due cifre. 
«È  evidente che un  aumento dell’iva, che si scaricherebbe immediatamente sui prezzi al  consumo, avrebbe conseguenze disastrose sulla capacità di acquisto dei  soggetti meno abbienti e in generale sulla capacità di spesa di  consumatori e famiglie» spiega Marcello Criveller, presidente di  Federconsumo Veneto,  settore di Confcooperative che da sempre difende la piccola e media  distribuzione, e in particolare gli esercizi commerciali che sono  radicati nel territorio e che mantengono localmente servizi e profitti.  «Lanciamo un allarme – aggiunge il Presidente Criveller – perché a  minori consumi corrispondono maggiori difficoltà anche dei soggetti  commerciali.  Ci preoccupa maggiormente la tenuta del micro tessuto commerciale di  vicinato, che oltre a garantire un prezioso servizio ai più deboli e  alla popolazione anziana, rappresenta un baluardo di garanzia di  genuinità, di familiarità, di supporto, a volte in forme molto concrete,  a chi davvero fatica ad avere l’essenziale per vivere. Le cooperative  di consumo in questo sono un valore aggiunto e rappresentano una forma  quanto mai attuale di rispondere a questi bisogni, traducendo nella  quotidianità i valori essenziali della cooperazione, e nello specifico  quella di consumo. Per questo siamo assolutamente contrari all’aumento  dell’IVA  ma diciamo anche “no†a nuovi interventi che spesso sono ancora più  negativi, come visto anche quando si è trattato di compensare il mancato  gettito dell’IMU. La strada maestra rimane quella del recupero di  fiducia, del taglio ai veri sprechi, del recupero dell’evasione fiscale.  E ancora quella di favorire il consolidamento delle piccole attività  commerciali e non solo,  che sono il vero baluardo della tenuta del nostro sistema, evitando  nuovi â€mostri†come i mega centri commerciali, di cui il Veneto è già  disseminato».
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