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Consulta accoglie ricorso del Veneto contro un articolo della legge nazionale di bilancio. È stop a "federalismo clientelare"

Di Note ufficiali Sabato 14 Aprile 2018 alle 09:46 | 0 commenti

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Stop al "federalismo clientelare", questo è il senso della sentenza della Corte costituzionale n. 74 del 2018, con la quale è stato accolto il ricorso della Regione Veneto, difesa dagli avv. ti Luca Antonini e Ezio Zanon, avverso l'art. 1, comma 140, della legge 11 dicembre 2016, n. 232 (Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2017 e bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019). 

Tale disposizione istituiva un fondo pluriennale, dotato di una trentina di miliardi, destinato al finanziamento delle infrastrutture: il meccanismo di utilizzo di tale fondo, nonostante fosse relativo a numerose competenze regionali sia concorrenti che esclusive, estrometteva del tutto le Regioni. 

In questo modo il Governo centrale avrebbe gestito la programmazione e la realizzazione delle opere decidendo unilateralmente, senza nessun raccordo con la spesa e la programmazione regionale (con un serio rischio di inefficienza nell'utilizzo delle risorse: non è un caso che i programmi di investimenti del suddetto fondo siano per la maggior parte ancora incompiuti).

Soprattutto, il Governo centrale rimaneva completamente libero di decidere quali Regioni favorire nella realizzazione delle opere pubbliche, secondo una discrezionalità politica destinata a rimanere oscura per la generalità delle Regioni. Non le effettive esigenze dei territori e del Paese, ma logiche di tipo clientelare avrebbero potuto quindi determinare le scelte di allocazione delle risorse.

Questa è stata la linea centrale del ricorso della Regione Veneto, che è stata condivisa dalla Corte Costituzionale che ha richiesto la previsione di una Intesa con le Regioni: "l'impugnato comma 140, che disciplina finanziamenti gestiti unilateralmente dallo Stato, è illegittimo nella parte in cui non richiede un'intesa con gli enti territoriali in relazione ai decreti del Presidente del Consiglio dei ministri riguardanti settori di spesa rientranti nelle materie di competenza regionale, per violazione degli artt. 117, terzo e quarto comma, 118 e 119 della Costituzione e del principio di leale collaborazione".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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