Quotidiano | Categorie: Politica

Consulenze per i musei, Dovigo: staccato un assegno in bianco

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 4 Novembre 2013 alle 18:58 | 0 commenti

ArticleImage

Valentina Dovigo, Consigliere comunale lista civica e Sel - La proposta di convenzione quadro con l’Università di Bergamo per attività di ricerca e valorizzazione del patrimonio artistico civico, presentata con criteri di urgenza alla commissione cultura ed allo scorso Consiglio Comunale indica un’idea del ruolo del Comune nella gestione culturale della città che preoccupa.

Il testo della delibera e dell’accordo quadro sono in pratica la firma di un assegno in bianco staccato sulla fiducia al professor Villa ed all’Università di Bergamo.

Oggetto della convenzione è la valorizzazione delle collezioni museali, con particolare riguardo alla ristrutturazione e al riallestimento della Pinacoteca Civica di Palazzo Chiericati, e dei beni mobili ed immobili rientranti nella conservatoria dei Monumenti Civici, oltre alla ricerca scientifica ed alle strategie di valorizzazione del patrimonio culturale vicentino.

Intendimenti dell’amministrazione sono nella relazione dell’Assessore Bulgarini quelli di far diventare Palazzo Chiericati luogo per eccellenza della conservazione del patrimonio artistico della città, aperto e godibile da parte dei cittadini, e attrattiva sempre più suggestiva ed accattivante per il turismo culturale a Vicenza.

Un’ottima proposta, senza dubbio, ma … a questo punto un cittadino, o un consigliere comunale, si aspetterebbe un elenco di attività previste.

Ad esempio la proposta di realizzare  di una serie di esposizioni monografiche, una collana di iniziative editoriali, dei progetti di promozione per i ragazzi, i giovani e le famiglie.

Ma soprattutto si aspetterebbe l’indicazione di come la risorsa attivata da questa convenzione andrà ad interagire con il sistema museale vicentino, con che ruolo si inserirà nell’organigramma del settore Musei Civici del comune di Vicenza. Forse non tutti sanno che si tratta di un settore ampio, che comprende la gestione della Basilica Palladiana, la Chiesa di Santa Corona, riaperta dopo il restauro reso possibile da Cariverona, il museo Naturalistico ed Archeologico di Santa Corona, il museo del Risorgimento e della Resistenza di Villa Guiccioli, ed uno dei principali gioielli cittadini, il Teatro Olimpico.

Se poi il cittadino, o il consigliere comunale, fosse un po’ pignolo, desidererebbe delle linee di politica culturale che stimolino l’Università di Bergamo a favorire la relazione con le guide professionali, il sistema di ricettività alberghiera e di promozione turistica, le realtà di didattica museale e dell'arte, i soggetti di produzione culturale artistica e performativa.

Allora il cittadino, in base a queste indicazioni, che spettano alla politica culturale e non al tecnico designato, potrebbe valutare se l’investimento previsto è idoneo o esagerato, se la convenzione proposta è lo strumento giusto, oppure se le risorse esistenti sono già in grado di attivarsi per raggiungere gli obiettivi. Ed il consigliere comunale potrebbe entrare nel vivo della discussione, formulare proposte, scrivere emendamenti, ordini del giorno, ecc..

Ma tutte queste indicazioni vengono rimandate ad un successivo accordo di collaborazione scientifica, che specificherà obiettivi, modalità e tempi di realizzazione.

Prima firmiamo, poi ci mettiamo d’accordo su cosa abbiamo firmato?

Non condividendo questo metodo ho scelto di non partecipare al voto sulla delibera in consiglio comunale.

Buone ed ottime intenzioni vanno sostenute da un metodo operativo preciso e trasparente.

La politica italiana degli ultimi anni ci ha purtroppo abituati che quando le scelte diventano opache troppo spesso deviano dal mantenimento dell’interesse generale come obiettivo prioritario. L’abitudine alla trasparenza è l’unico modo per recuperare fiducia e senso di appartenenza dei cittadini alla cosa pubblica.


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network