Consiglio degli stranieri, stroncatura completa dallo sportello migranti USB
Mercoledi 17 Febbraio 2016 alle 16:23 | 0 commenti
Riceviamo da Germano Raniero, sportello migranti USB, e pubblichiamo
A bocce ferme, a risultati definitivi, a proclamazione riveduta e corretta, dei nuovi "consiglieri" del neonato consiglio degli stranieri, con le scontate strumentalizzazione dei "destri" è opportuna una riflessione. Una riflessione di chi opera da anni e quotidianamente nella materia attraverso sportelli, iniziative sindacali, ecc.Intanto i votanti sono stati pochi, pochissimi, gli eletti vanno in "consiglio" anche con 11 preferenze, si può dire di tutto, celebrare l'evento o detestarlo ma di fatto questi eletti non rappresentano i cosiddetti "stranieri".
Ma come mai un evento come l'elezione del "consiglio degli stranieri" tanto pubblicizzato ha avuto una così scarsa partecipazione?
Non è forse perchè gli " stranieri" hanno capito che questo consiglio è una cosa puramente formale, di rappresentanza mediatica o poco piu'?
Noi come USB non abbiamo ne aderito ne sabotato  ne ci siamo scagliati contro l'evento ma per chiarezza abbiamo detto agli "stranieri" che ci hanno interpellato che non valeva la pena di andare a votare.
Chi ha sostenuto queste elezioni ha fatto una battaglia di retroguardia.
Il Consiglio degli stranieri è uno strumento monco, poco più che folcloristico.
Non riconosce diritti non ne promuove di nuovi.
Inoltre questo consiglio degli stranieri crea "separatezza" non integrazione.
I consiglieri  possono parlare ma non possono decidere, anzi le loro proposte invece di avere pari  dignità devono passare il vaglio del  Consiglio Comunale di serie A composto dai "nativi". Un filtro non di poco conto  visto anche l'aria che tira.
Eppure questi  sono in Italia da anni, lavorano, hanno famiglia, figli ma sono  cittadini di serie B con pochi diritti e questo consiglio degli stranieri  certifica ufficialmente  questo essere loro di serie B.
questa storia del consiglio degli stranieri era una battaglia che forse aveva un senso 20, si 20, anni fa.Â
Oggi la battaglia, la rappresentanza si gioca su tavoli diversi e su obbiettivi più avanzati; diritto di voto, di cittadinanza, di riconoscimento delle culture e fedi di tutti, casa, lavoro, scuola, salute per tutti.
Contro soprusi e discriminazione, contro chi usa  lo "straniero" come ricatto per  abbassare i diritti di tutti.
Oggi tutti ci si mobilita per il Rispetto per la pari Dignità ; e qui non ci sono cittadini di serie A o B.
I luoghi per questo percorso sono tanti.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.