Consiglio degli Stranieri, Pilan: "Con i suoi 40 voti Matteo Celebron è lui Fantozzi?". E tante donne vengono allo scoperto
Martedi 16 Febbraio 2016 alle 15:25 | 1 commenti
"Ho controllato i voti del segretario della Lega Matteo Celebron ricevuti alle amministrative 2013: 40 voti. È lui Fantozzi?", dice Mattia Pilan, sostenitore e promotore delle elezioni del primo Consiglio degli Stranieri avvenute il 14 febbraio a Vicenza, dopo la nota del sopra citato Matteo Celebron, che ha definito "fantozziani" i numeri dei votanti stranieri. "Il dato dell’affluenza, che non ha superato il 14% - agginungeva il segretario del Carroccio - è una pietra tombale sui progetti e i proclami fatti dall’amministrazione, che si augurava la partecipazione di oltre 3000 votanti. Il dato è molto più basso e certifica in maniera inequivocabile il fallimento di questo progetto."
Eppure Rosas Rolando, neoeletto della lista Civica Convivenza Vicenza, ha preso 194 preferenze, da persone che, per stessa definizione di Matteo Celebron, erano poco interessate. E non è l'unico ad aver preso più voti del segretario della Lega: Parovyak Ganna ne ha ricevuti 160, Sher Alaf 131...
"In questo paese abbiamo un Presidente del Consiglio non eletto dai cittadini, dei parlamentari non votati perché inseriti in liste bloccate, un senato quasi decaduto e, sui media locali, destra e Lega urlano a fran voce che l'affluenza alle prime elezioni del Consiglio degli Stranieri di Vicenza è stata bassa e quindi non rappresentativa. Sono andate a votare più di 1500 malgrado sia stata fatta una campagna elettorale in tre settimane senza manifesti, né mezzi, né denaro, rivolta a persone che in gran parte non hanno mai votato in vita loro e non sanno neanche bene l'italiano, né leggono i nostri giornali. Siamo proprio un paese strano", dice Pilan.
Di sicuro gli "stranieri vicentini" dovranno utilizzare di più lo strumento di partecipazione che hanno conquistato e ottenuto da una città , ufficiale e reale, che si è dimostrata più aperta di quella, minoritaria, legata a vecchi stereotipi, molto sensibili ai movimenti della "pancia" che spinge a togliere diritti e non ad estenderli senza danneggiare chi liha storicamente.
Ma in attesa di un maggior coinvolgimento, magari promosso anche dai media, ora sarà importante la "qualità ", più della quantità , del lavoro per tutti dei 21 eletti, 11 uomini e 10 donne.
Un dato da "quote rosa" ancora più significativo perchè sempre gli stereotipi disegnano un ruolo di secondo piano delle nella maggior parte delle loro comunità di appartenza.
Se queste elezioni fossero servite anche solo a "far venir fuori" e alla luce del sole della buona politica donne musulmane e di altre religioni più tradizionaliste, ebbene sarebbe già un gran bel risultato.
Superiore e di esempio a miglaia di altre iniziative di facciata e spesso solo mediatiche per una integrazione con noi (italiani di origine), tra di loro (stranieri che sono ogni giorno di più italiani) e tra uomini e donne, del mondo.
Voto più, voto in meno.
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