Consiglio comunale fermo: per Vicenza Capoluogo non dipende solo dalla giunta
Sabato 22 Marzo 2014 alle 23:00 | 2 commenti
Associazione Civica Vicenza Capoluogo - Valorizzi la sua autonomia e adotti nuove modalità di lavoro. Fondamentale il ruolo del Presidente.
Con l'elezione diretta del Sindaco molti poteri che prima erano del Consiglio Comunale sono stati attribuiti alla Giunta e allo stesso Sindaco ed è pertanto comprensibile il disagio dei Consiglieri comunali che spesso si sentono inutili e impotenti. Invece di rimpiangere il passato o di accusare d'improduttività la Giunta e il Sindaco, ci chiediamo se il Consiglio Comunale ha recepito e si è sintonizzato in maniera corretta e completa con quelle che sono le nuove funzioni assegnategli dalla legge.
Il Consiglio Comunale è infatti un organo autonomo, eletto da un voto popolare così come lo è il Sindaco. Non vi è interdipendenza dell'uno rispetto all'altro e questa è stata e rimane la grande novità . Non vige più un sistema monopolista in cui il Consiglio Comunale è l'unico organo eletto, ma i cittadini ne hanno eletti due: il Sindaco e il Consiglio Comunale.
Il potere dell'ente locale non è quindi esclusivamente del Sindaco e i Consiglieri Comunali devono lavorare cercando di chiarire tra loro come il Consiglio può svolgere le sue funzioni di indirizzo e controllo.
Un organo eletto dai cittadini può avere la capacità di auto regolamentarsi ed organizzarsi proseguendo sulla strada già segnata con la recente modifica del regolamento comunale che, giustamente, ha dato molto peso al lavoro delle Commissioni Consiliari, luoghi importanti di confronto e che possono produrre approfondimenti, proposte utili e interessanti per la città . Le Commissioni non possono però indebolire il Consiglio Comunale, ma ne devono esaltare l'importanza e il valore.
Anziché guardare alla Giunta, il Consiglio Comunale dovrebbe riflettere maggiormente su se stesso ed essere convinto dell'importanza del suo ruolo.
Per questo bisogna impegnarsi di più per adottare metodi di lavoro e modalità di discussione innovative, meno autoreferenziali, capaci di portare un contributo di idee e proposte, rappresentative di forze politiche capaci di stimarsi a vicenda e di valorizzarsi reciprocamente.
I Consiglieri potrebbero essere incoraggiati a utilizzare meglio gli strumenti propositivi del Consiglio Comunale quali le delibere, le mozioni, gli ordini del giorno.
Potrebbero essere promosse delle sedute consiliari nella quali confrontarsi sul futuro della città , come favorire la partecipazione dei cittadini, analizzare le difficoltà delle famiglie in questo tempo di crisi economica, come far convivere lo sviluppo con le questioni ambientali e della mobilità , ricercare soluzioni comuni per ridurre la burocrazia.
In tal senso riteniamo fondamentale il ruolo del Presidente del Consiglio Comunale e della Conferenza dei Capigruppo. La ratio della legge è stata la volontà di creare una figura capace di saper cogliere e guidare questi cambiamenti organizzativi e funzionali dell'organo assembleare cittadino.
Con la collaborazione della conferenza dei Capigruppo, perciò il Presidente dovrebbe essere il promotore e leader di un processo di valorizzazione e coinvolgimento di tutti i Consiglieri Comunali per un'attività amministrativa vissuta in un rapporto dialettico con la Giunta, ma anche con un'autonomia funzionale e organizzativa propria in grado di tutelare adeguatamente i diritti delle opposizioni e di rispettare il diritto della maggioranza a portare avanti il programma amministrativo voluto dagli elettori.
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