Consiglieri comunali, la pianta di sala Bernarda quartiere per quartiere
Sabato 22 Giugno 2013 alle 09:50 | 1 commenti
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Al termine dei lunghi conteggi bis dell'ufficio elettorale del Comune di Vicenza per mettere la parola fine sulla regolarità delle preferenze, la situazione in sala Bernarda a due settimane dal voto sembra finalmente stabilizzata, dopo le nomine degli assessori, gli errori nell'attribuzione degli scranni e le dimissioni di Giovanni Giuliari per protesta.
La mappa con i 32 rappresentanti dei cittadini di Vicenza che occuperanno le sedie in consiglio comunale è, così, definitiva, a meno di altre clamorose defezioni.
Ora perciò è interessante andare ad analizzare la dislocazione nel territorio vicentino dei consiglieri che nei prossimi cinque anni decideranno le sorti della città di Vicenza, per capire quali sono i quartieri e le zone della città maggiormente rappresentate dopo il risultato delle urne.
Centro storico. È la zona di Vicenza più rappresentata sia per la densità di abitanti che per la sua estensione di territorio che va da corso San Felice a Corso Padova, da San Marco alle Barche. In quello che fino a pochi anni fa era un fortino sicuro di voti per il centrodestra è significativo notare dalla lista dei nomi come la truppa di eletti del Partito Democratico sia nettamente la più nutrita e come proprio in centro, la parte più "vecchia" della città , ci sia anche il più giovane consigliere che siederà in sala Bernarda, Stefano Dal Pra (nato a ottobre del 1991). Da notare anche la presenza delle due ex candidate sindaco di Movimento 5 Stelle e Sinistra Ecologia Libertà , Liliana Zaltron e Valentina Dovigo.
Raffaele Colombara (L. Variati); Michele Dalla Negra (PDL); Stefano Dal Pra (PD); Valentina Dovigo (lista Dovigo); Federico Formisano (PD); Giacomo Possamai (PD); Giancarlo Pesce (PD); Liliana Zaltron (M5S).
Riviera Berica. La Riviera Berica è la zona di Manuela Dal Lago, l'ex candidata sindaco principale avversaria di Achille Variati e di Paola Bastianello la più votata della Lega Nord con 140 preferenze.
Paola Bastianello (Lega); Manuela Dal Lago (L. Dal Lago); Daniele Ferrarin (M5S); Benedetta Miniutti (L. Variati); Valter Bettiato Fava (PD)
San Pio X. La zona est della città , quella con il maggior numero di stranieri residenti, porta in consiglio anche Tommaso Ruggeri ex assessore nell'ultima giunta Variati e a lungo in bilico tra accettare il voto degli elettori in aula o "restituirlo" dimettendosi per esprimere il suo dissenso a Variati per la mancata conferma assessorile.
Eugenio Capitanio (PD); Tommaso Ruggeri (L. Variati); Lucio Zoppello (PDL)
Santa Bertilla. Nella parrocchia di Santa Bertilla, con le vicine zone di San Giuseppe e Mercato Nuovo, hanno votato in gran maggioranza (556) per il secondo più giovane consigliere che siederà in sala Bernarda, Bianca Ambrosini del Partito Democratico, e Lorella Baccarin, la sorpresa della lista Variati per numero di preferenze al suo secondo mandato.
Bianca Ambrosini (PD); Lorella Baccarin (L. Variati)
Anconetta. La zona della ex circoscrizione 4 ha portato in consiglio Roberto Cattaneo il più votato (352) del Popolo della Libertà , oltre all'ex berlatiano dissidente ed ex capogruppo del PDL Francesco Rucco candidato ed eletto con la lista civica Dal Lago.
Roberto Cattaneo (PDL); Michele Guarda (UDC); Francesco Rucco (lista Dal Lago)
San Lazzaro. È il territorio del vulcanico Claudio Cicero che alle ultime lezioni, pur ottenendo un risultato al di sotto delle attese anche per la ridotta visibilità mediatica "decretata" dalla sua estromissione dalla giunta per la nota, strumentale, vicenda del calendario mussoliniano, si è garantito comunque il suo posto in sala Bernarda.
Claudio Cicero (L. Cicero); Alessandra Marobin (PD)
San Paolo. Il cuore sportivo della città (che può vantarsi di avere a palazzo Trissino ben due assessori, uno di spicco come Antonio Dalla Pozza e l'altro col volto emergente di Cristina Balbi) fino a pochi giorni dalla convocazione del primo consiglio comunale sembrava aver eletto, oltre ai due "promossi", il solo Sandro Pupillo; poi grazie al nuovo conteggio degli addetti comunali è entrata in consiglio anche la giovane Silvia Dalle Rive classe 1990.
Sandro Pupillo ( L. Variati); Silvia Dalle Rive (PD)
Villaggio del Sole. Il quartiere più innovativo della città negli anni '60, per la sua conformazione urbana, è la zona del primo gay dichiarato, come riportato in anteprima da vicenzapiu.com, che entra nel consiglio comunale di Vicenza.
Everardo Dal Maso (L. Variati)
Periferia. Tra le frazioni limitrofe alla cintura cittadina saranno rappresentate le Maddalene con Renato Vivian del Partito Democratico, che prende il posto lasciato vacante, suo malgrado, dal "dissidente" Sandro Guaiti, mentre a rappresentare la frazione di Polegge ci sarà Giampaolo Giacon della lista Variati.
Renato Vivian (PD); Giampaolo Giacon (L. Variati)
Fuori città . Abitano nei Comuni confinanti alla città di Vicenza Gioia Baggio (lista Dal Lago), la consigliera ritratta nella foto pubblicata in anteprima da vicenzapiu.com in cui fa, le poi ha detto che era una goliardata, il saluto fascista vestita con un grembiule con l'immagine di Benito Mussolini; poi Dino Nani l'altro eletto della lista civica Dal Lago, l'ex assessore del Psi nella passata giunta Ennio Tosetto e Monica De Bortoli (lista civica Variati) che dopo essere stata ripescata ed esclusa nel giro di pochi giorni, rientrerà al posto del dimissionario Giovanni Giuliari.
Gioia Baggio e Dino Nani (lista Dal Lago); Ennio Tosetto (PD); Monica De Bortoli (L. Variati)
Quartieri "esclusi". Da notare in conclusione come restino fuori da palazzo Trissino quartieri importanti e popolosi come Laghetto, senza il "bocciato" Ciro Asproso di Sel e i Ferrovieri, oltre a una zona in espansione come San Francesco (Parco Città ). Il caso dei Ferrovieri è veramente singolare: all'inizio sembrava rischiasse di restare escluso, ma il gioco delle nomine degli assessori aveva fatto subentrare Lorenza Rizzini una militante di lungo corso del Partito Democratico, estromessa infine in extremis a favore della già citata Silvia Dalle Rive. Senza rappresentanti anche le frazioni di Bertesina e Casale.
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Ma se si vuole analizzare la rappresentanza bisogna capire dove hanno preso i voti, non dove risiedono.