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Congresso Nazionale Tesorieri d'Impresa: quando parola "debito" ha valenza positiva

Di Emma Grande Venerdi 24 Ottobre 2014 alle 16:38 | 0 commenti

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Al CUOA di Altavilla Vicentina, in occasione del XXIII Congresso Nazionale AITI (Associazione Italiana Tesorieri d’Impresa), gli intervenuti guardano oltre il credit crunch per rilanciare il sistema imprenditoriale italiano: "non si deve più parlare di quanto accesso al credito, ma quanto è possibile restituire su base annua e da qui individuare il proprio debito sostenibile".

Di seguito il resoconto del CUOA sul congresso con le parole dei protagonisti intervenuti:

Si è tenuto oggi nella sede di Fondazione CUOA, in partnership con Banca Popolare di Vicenza, il XXIII Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana Tesorieri d’Impresa – AITI.

L'obiettivo dei lavori di questo congresso è stato delineare concretamente come e con quali strumenti poter supportare il dialogo tra aziende e istituzioni finanziarie, così da poter superare il problema del sempre più attuale credit crunch.

Ad aprire i lavori, il Responsabile dell’Area CUOA Finance, Francesco Gatto, che ha dato il benvenuto ai relatori della giornata: il Presidente AITI, Davide Giovanelli; Claudio Giacon, Capo Area Regionale Veneto Occidentale Banca Popolare di Vicenza; Francesco M. Renne, Docente CUOA Finance, nonché Membro del consiglio esecutivo Fondazione Nazionale dei commercialisti e il Presidente dell’azienda vicentina Siderforgerossi Group, Luciano Giacomelli.

“Il difficile momento economico, che perdura ormai da diversi anni, impone alle aziende di impostare le proprie scelte strategiche in base agli impatti sulla cassa delle stesse” commenta Davide Giovanelli. “Questo ha portato alla luce i limiti strutturali e organizzativi del tessuto imprenditoriale italiano, che per molti anni ha trascurato la dimensione finanziaria del ‘fare impresa’. Siamo di fronte a un cambiamento culturale che comporta, da un lato, la rivisitazione e il maggior peso specifico di alcuni ruoli aziendali (in primis Tesorieri e CFO) e, dall’altro, impone una ridefinizione del rapporto tra l’impresa e i propri stakeholders”. In particolare, secondo il Presidente AITI, il confronto e la maggiore conoscenza reciproca tra banca e impresa rappresenta uno dei key factors.   

Questa chiave di lettura viene anche condivisa dal responsabile CUOA Finance, Francesco Gatto, che sottolinea l’importanza di una maggiore consapevolezza finanziaria da parte del tessuto industriale italiano, nonché di porre un’adeguata attenzione alle dinamiche finanziarie e di tesoreria, alle scelte di finanziamento, alla copertura dei rischi. “La continuità d’impresa è fondata sulla possibilità di remunerare in modo adeguato il capitale investito all’interno dell’impresa, che è costituito, come è ben noto, dalle risorse dell’imprenditore e dal debito verso gli istituti di credito”, spiega Francesco Gatto. “La realtà odierna impone di gestire le risorse di cassa in modo puntuale e preciso, focalizzando la riflessione sui processi attraverso i quali la liquidità viene generata e assorbita cercando di individuare le soglie per il mantenimento in sicurezza dell’attività aziendale”.

Ad oggi è, dunque, fondamentale capire qual è il debito realmente sostenibile dalla propria attività e come poter configurare il mix ideale tra fonti finanziarie di breve e medio lungo periodo, oltre alla capacità di rimborso dei propri impegni, così da prevedere con sufficiente anticipo possibili fasi di tensione.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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