Confindustria 3: Zaia e Vendola, meno ... diversi
Lunedi 14 Giugno 2010 alle 20:46 | 0 commenti
Dopo l'intervento di apertura della parte pubblica dell'Assemblea di Confindustria Vicenza da parte del Presidente Roberto Zuccato e dopo l'intervista al prof. Gilberto Muraro, Ario Gervasutti, direttore del Giornale di Vicenza, ha dato vita a un confronto sul tema dell'assemblea tra il governatore della Regione Veneto Luca Zaia e il governatore della Regione Puglia Nichi Vendola.
Interessante il confronto tra i 2 governatori, espressione di un nord e di un sud che spesso si sono ritrovati d'accordo su questioni specifiche e che hanno saputo dare un aspetto umano anche al serrato dibattito fra culture forse meno diverse di quanto non sembri quando si scende sul concreto dei grandi problemi che oggi affliggono l'Italia e non solo.
Il confronto è stato aperto da due battute provocate da Gervasutti che nel far accomodare Zaia si doleva, simpaticamente, per non aver chiesto al presidente Zuccato di far suonare le note della Canzone del Piave. Luca Zaia ("Io sono un esperto al riguardo!") e Nichi Vendola di rimando ("Io neanche ricordo più le parole dell'Internazionale") scioglievano il pubblico nell'applauso, che poi spesso accompagnava i ‘duellanti'. Anche quando Vendola confessava di essere venuto a Vicenza convinto di far bene ad aprirsi a un mondo a cui è necessario avvicinarsi ma accompagnato dalle domande degli amici che gli chiedevano cosa andasse a fare nel 'profondo' nord. E quando rivendicava alla Puglia il primato di regione col minor rapporto tra dipendenti pubblici e popolazione mentre Zaia ‘doveva' difendersi col concetto di qualità dal dato di un Veneto, regione col maggior incremento, invece, di pubblici dipendenti. Al cento del ‘tavolo' ben animato da Gervasutti i tagli del Governo alle risorse locali per lo sviluppo (senza grande considerazione delle diverse virtuosità delle amministrazioni locali) e la situazione della sanità con la Puglia ‘finanziatrice' della Lombardia con 250 mln di euro per interventi lì eseguiti per pazienti pugliesi, per fortuna, secondo Vendola, in costante diminuzione dal 2007, e col Veneto con Zaia che si proponeva come modello virtuoso pronto anche a portare la sua esperienza altrove, cosa impossibile in Calabria, però, priva addirittura, per il governatore veneto, di un bilancio su cui lavorare. E si proseguiva così con la convinzione che, sui fatti, era vera la nota iniziale di Zuccato, che ricordava come dall'indagine Demos risultasse che Vicenza è amante sì del federalismo ma si sente ancora, per il 90% degli intervistati, italiana.
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