Confimi, Apindustria: nata confederazione industrie manifatturiere italiane
Venerdi 6 Luglio 2012 alle 15:49 | 0 commenti
Alessandro Parolin, Apindustria Vicenza - Annunciata da Apindustria Vicenza e da questa creata assieme ad altre territoriali in disaccordo con Confapi, il 04 luglio è stata presentata ufficialmente a Roma Confimi, la Confederazione delle Industrie Manifatturiere Italiane. Una delegazione d'imprenditori vicentini, capeggiati dal neo Presidente Flavio Lorenzin, non ha voluto mancare al varo di questa nuova realtà che, al momento, conta 5.000 imprese per circa 70.000 addetti.
Questo, grazie all'adesione, al momento, di territoriali della Lombardia, del Veneto, dell'Emilia Romagna, della Liguria e del Friuli Venezia Giulia e che nasce dalla necessità di rappresentare le esigenze reali del settore manifatturiero, quello che ha caratterizzato la fortuna ed il benessere del nostro Paese". All'incontro sono intervenuti Paolo Agnelli, presidente Confimi; Gianfranco Polillo, sottosegretario all'Economia; Santo Versace, noto imprenditore e presidente della fondazione Alta gamma; moderati dall'editorialista del Corriere Antonio Polito. «Molte associazioni di categoria - afferma Lorenzin - sono diventate apparati burocratici guidati da professionisti della rappresentanza. Con la mancata capacità di proporre politiche industriali serie, sono mancate scelte coraggiose e tempestive, per cui oggi gli industriali italiani si sentono abbandonati al proprio destino, in assenza di un sistema paese che li supporti. Per questo con le altre associazioni aderenti a Confimi ci siamo dati un obiettivo comune: essere soggetti di rappresentanza degli imprese manifatturiere italiane così da essere in grado di tutelarle e di farle crescere, nell'interesse di tutti, dagli imprenditori ai lavoratori». Nel corso della presentazione ci si è soffermati sui principali temi individuati come prioritari da Confimi. Così, per fare alcuni esempi, si dovrà partire da un nuovo modello di relazioni industriali, più aderente alle mutate condizioni dell'attuale sistema economico; verrà avviata un'attenta analisi della composizione delle buste-paga dei lavoratori, per capire dove intervenire e dove indirizzare nuove politiche che diminuiscano il costo del lavoro a carico dell'azienda e aumentino la retribuzione netta del dipendente; verrà intensificata la pressione per arrivare ad una legge che regolamenti i termini di pagamento, non solo con la pubblica amministrazione, ma anche fra privati. Il tutto accompagnato all'impegno per la diminuzione della pressione fiscale, della sburocratizzazione, del supporto alle esportazioni, della revisione degli standard bancari per l'erogazione del credito. Argomenti, questi, ampiamente condivisi e sottolineati nell'intervento di Santo Versace che ha detto: «Sono lieto di aver partecipato all'evento introduttivo di Confimi che, mi auguro, partecipi attivamente alla realizzazione di un nuovo scenario politico-industriale. La mia, ovviamente, non sará una presenza estemporanea, ma continuerò a seguire con attenzione tutte quelle istanza di cambiamento che arrivano dalla societá civile che oggi rappresenta la parte sana del nostro Paese».
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