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Confcommercio al sindaco Variati: il commercio non e' un disturbo!

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 8 Ottobre 2012 alle 21:03 | 0 commenti

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Confcommercio Vicenza - Inizia oggi la protesta dei commercianti della città contro il Piano Urbano della Mobilità. Volantini e manifesti per chiedere un'attenta riflessione, prima del voto in Consiglio comunale e lo stop alle scelte che mettono in crisi le attività commerciali. Distribuzione di diecimila volantini e manifesti nei negozi di tutta la città con slogan diretti al Sindaco Variati per ricordargli che: "Il commercio non è un disturbo" o che "Con il P.U.M., oltre alle strade asfalti il commercio!" (qui la sua replica).

Un'azione impattante, prima che il Piano passi al voto del Consiglio comunale, in programma giovedì prossimo.
Una mobilitazione a tutto campo, che fa seguito alla riunione dei presidenti delle sezioni cittadine della Confcommercio di Vicenza, Matteo Trevisan, Nicola Piccolo, Fabrizio Cristofani, Silvio Cerin, Michele Valentini, Massimo Furegon, Bruno Baggio, incontro che si è svolto qualche giorno fa nella sede dell'associazione per discutere del Piano Urbano della Mobilità e dei lavori stradali che l'Amministrazione sta già realizzando per dar corso al PUM. I sette presidenti, all'unanimità hanno concordato sulla necessità di sollecitare la revisione di alcuni interventi previsti dal PUM e che sì, si deve procedere ad una mobilità sostenibile, ma senza far morire il commercio. Da qui la decisione di dare il via alla protesta, ma allo stesso tempo anche ad una campagna informativa per spiegarne i motivi.
"I manifesti e i volantini che saranno distribuiti dai negozianti della città - spiega Matteo Trevisan, presidente della Delegazione di Vicenza - hanno lo scopo di far comprendere al sindaco Variati e a tutta la cittadinanza, che il rischio è alto, che in gioco c'è il futuro di 1700 attività commerciali, in cui sono occupati 5600 lavoratori. Non si può, quindi, agire scombinando gli equilibri esistenti, dando il via ad interventi sulla viabilità urbana senza prima averne valutato gli effetti, in particolare sul commercio di prossimità".
"Rete viaria e rete commerciale sono infatti in stretta connessione - continua Trevisan - e un'adeguata accessibilità da parte della clientela a negozi, pubblici esercizi, farmacie, ambulatori e altri servizi è condizione indispensabile alla loro sopravvivenza. Ma le scelte contenute nel PUM non tengono minimamente conto di questo, nonostante lungo gli assi stradali di penetrazione alla città e nelle centralità dei quartieri, dove il PUM prevede la realizzazione di nuove piste ciclabili e corsie preferenziali per gli autobus, siano complessivamente insediati oltre il 65% degli esercizi commerciali e dei pubblici esercizi. Da qui la nostra mobilitazione, con la

speranza che si faccia un attento esame degli effetti devastanti di questo PUM sulle attività commerciali".
E in effetti, il Piano, quando analizza l'assetto urbano, considera poli di attrazione le strutture amministrative, quelle scolastiche, gli impianti sportivi, le aree verdi e qualche altra "struttura particolare" come la Caserma Ederle, l'aeroporto (?!) il comparto industriale e le aree di trasformazione, ma non fa alcun accenno all'assetto della rete commerciale. Non è un caso perciò che, nell'ottica ingegneristica del PUM con obiettivi solo di diversa mobilità, il commercio possa essere considerato un "disturbo" per quelle strade dove sono previste piste ciclabili e corsie preferenziali per i bus.
La mobilitazione avrà quindi lo scopo di far riflettere Sindaco e amministratori locali, ma anche i cittadini tutti, su quanto si sta facendo in città e, soprattutto, di sollecitare chi di dovere ad accantonare i lavori previsti fin tanto che non prevalgano soluzioni alternative condivise, che non mettano a rischio la sopravvivenza dei negozi.

Queste le motivazioni della protesta evidenziate nel volantino che verrà distribuito nei negozi della città:

Mobilità sostenibile sì, ma senza far morire il commercio

I commercianti di Vicenza protestano contro le scelte viabilistiche del sindaco Achille Variati e le linee guida del P.U.M. (Piano Urbano della Mobilità)

PERCHE' TOGLIERE PARCHEGGI IN PROSSIMITA' DELLE ATTIVITA' COMMERCIALI significa penalizzare tutti quei cittadini obbligati ad utilizzare l'auto nei loro spostamenti, che non avranno più la possibilità di fermarsi a fare la spesa nei loro negozi di fiducia.

PERCHE' IMPEDIRE L'ATTRAVERSAMENTO DELLA CITTA' IN AUTO, obbligherà le vetture a giri tortuosi in città e aumenterà considerevolmente l'inquinamento e il traffico veicolare.

PERCHE' PENALIZZARE L'ACCESSIBILITA' DELLE AUTO AI NEGOZI, significa incentivare i cittadini a recarsi negli ipermercati e nei centri commerciali di periferia, dove trovano parcheggi comodi e gratuiti.

PERCHE' LA MOBILITA' SOSTENIBILE si favorisce rendendo la città e le strade più accoglienti, più vivibili, più sicure e migliorando la qualità del trasporto pubblico. NON CON I DIVIETI E LE CAMPAGNE CONTRO GLI AUTOMOBILISTI E I NEGOZIANTI

PERCHE' LA NUOVA MOBILITA' FARA' MORIRE IL COMMERCIO, colpendo le 1.700 attività collocate fuori dal centro storico, che danno lavoro ad oltre 5.600 persone. In un periodo di crisi, queste modifiche viabilistiche aggravano ancor più la situazione dei negozi e dei pubblici esercizi e rischiano di costringere le imprese a licenziare dipendenti e a chiudere.

PERCHE' IL SINDACO VARIATI NON ASCOLTA LE RAGIONI DEGLI IMPRENDITORI E LAVORATORI DEL COMMERCIO prima di togliere parcheggi a servizio delle attività o cambiare la viabilità delle vie commerciali, contribuendo così alla moria dei piccoli negozi, all'impoverimento delle strade commerciali, alla perdita del servizio di prossimità nei quartieri.

Stop alle modifiche viabilistiche
Che creano disagio ai cittadini e mettono in crisi il commercio

Leggi tutti gli articoli su: Confcommercio, Achille Variati, Pum

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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