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Confartigianato scheda i "cattivi pagatori"

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 31 Gennaio 2013 alle 16:58 | 0 commenti

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Confartigianato Vicenza  -  I cattivi pagatori del Veneto (Pubbliche Amministrazioni o privati) sono avvertiti: le norme sui tempi per saldare le fatture valgono per tutti, soprattutto per i lavori pubblici. Dal 31 gennaio - ovvero esattamente a un mese dall’entrata in vigore della normativa che fissa a 30 giorni il termine per saldare i pagamenti delle transazioni chi vorrà potrà segnalare gli enti o i privati ritardatari cronici, in modo concreto, discreto e soprattutto non delatorio, sul sito http://www.confartigianato.it.

In Veneto, infatti, molti non pagano o lo fanno con tempi che di media raggiungono i 150 giorni, con punte che vanno anche oltre i 9 mesi, e che per il settore Sanità superano i 300 giorni.

Ma la novità che potrebbe mettere fine a questo problema arriva dal Ministero dello Sviluppo Economico. Il dicastero, infatti, recependo le sollecitazioni di Confartigianato, ha emanato una circolare (n. 1293 del 23 gennaio) relativa ai ritardati pagamenti delle Pubbliche Amministrazioni in cui si chiarisce che la nuova disciplina (30 giorni di regola, 60 al massimo solo per ASL e Ospedali) introdotta in attuazione della direttiva comunitaria n.7/2011 si applica a tutti i settori produttivi: inclusi i lavori pubblici, dove operano le imprese di costruzione, uno dei settori maggiormente colpiti dal grave fenomeno dei ritardi di pagamento.

Nell’Osservatorio (consultabile attraverso il sito www.confartigianatovicenza.it) gli imprenditori troveranno informazioni sul funzionamento delle nuove norme, consulenza su come far rispettare i propri diritti di creditori e potranno segnalare nuovi ritardi e mancate applicazioni della legge. Una sezione dell’Osservatorio è dedicata allo strumento della certificazione dei crediti accumulati dagli imprenditori prima dell’entrata in vigore della nuova legge. Anche in questo caso, oltre alle istruzioni per l’utilizzo della certificazione, sarà monitorata l’efficacia dello strumento.

“Fortemente voluta da Confartigianato, la normativa sui tempi di pagamento – sottolinea il presidente di Confartigianato Vicenza, Agostino Bonomo – è un passo avanti per ristabilire etica e correttezza nei rapporti economici sia tra imprese e Pubblica Amministrazione che tra imprese committenti e loro subfornitori. E con l’Osservatorio avremo modo di monitorare l’applicazione della norma e, periodicamente, rendere pubblici i casi dei “cattivi pagatori”. Insomma, vigileremo. Anche perché qualche impresa arriva al paradosso di avere l’acqua alla gola, esponendosi con istituti di credito, solo perché non riesce a incassare: si fallisce per crediti e non per debiti! Comprendiamo le problematiche dei committenti e i limiti del patto di stabilità, ma a farne le spese non possono essere solo le imprese”.

“I privati, come accadde spesso, hanno già iniziato ad adeguarsi alla norma con una riduzione dei tempi di pagamento. Attendiamo invece - conclude Bonomo - e con una certa preoccupazione rispetto ai tempi di applicazione il riscontro da parte delle Pubbliche Amministrazioni”.

Un rapporto di Confartigianato rileva che la Pubblica Amministrazione è sempre più lenta a pagare le imprese fornitrici di beni e servizi: nel 2012 il tempo medio è salito a 193 giorni. Tra maggio e novembre 2012 il ritardo con cui gli Enti pubblici (Amministrazione centrale, Regioni e Province) hanno saldato le fatture alle imprese è ulteriormente aumentato di ben 54 giorni. E il Veneto in questa triste classifica si posizione all’8 posto con 249 giorni di ritardo. In totale in Italia, alle imprese il ritardo con cui la PA salda i propri debiti rispetto ai 30 giorni stabiliti dalla nuova legge costa 2,5 miliardi di maggiori oneri finanziari (in Veneto sono 207 milioni di euro su 395,5 che pesano in particolare su imprese manifatturiere di subfornitura).

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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