Confagricoltura Vicenza: no ad ulteriori stravolgimenti della Legge di stabilità
Martedi 22 Ottobre 2013 alle 17:32 | 0 commenti
Confagricoltura Vicenza - Un giudizio che contiene luci ed ombre quello sulla Legge di stabilità del governo Letta proveniente da Massimo Cichellero, direttore di Confragricoltura Vicenza. Da Viale Trento, infatti, la prima analisi, in attesa del completamento dell’iter della legge, si sofferma, sostanzialmente, su 4 punti particolarmente importanti per gli imprenditori agricoli e le loro aziende.
Si parte con l’Imu, l’imposta che nel 2014 potrebbe ricomparire per i fondi agricoli dopo esser stata sospesa per l’anno corrente. “ Dal momento che non è stata ancora confermata la sua abolizione definitiva, attualmente è per noi motivo di grossa preoccupazione visti gli alti oneri che comporterebbe per le nostre aziende†ha affermato il direttore della confederazione agricola.
Passando alla riforma sulla tassazione immobiliare prevista dalla finanziaria e comprendente la tassa denominata Trise, a sua volta divisa in Tasi e Tari, il timore è sempre quello dei notevoli costi per gli agricoltori berici: †Se verrà confermato che la Tari sarà calcolata sui metri quadrati delle aree suscettibili a produrre rifiuti, è evidente, vista l’ampia metratura di molte delle nostre aziende, il notevole aggravio, ai limiti della sostenibilità , che questa comporterà per loro. Chiediamo al governo, quindi, particolare attenzione affinché la tassa non sia applicata indistintamente alle aree agricole†è il pensiero di Cichellero.
Il terzo punto per Confagricoltura Vicenza è invece positivo e si concretizza nel mantenimento dell’imposta agevolata all’1% per l’acquisto dei terreni da parte degli imprenditori agricoli e dei coltivatori diretti: “Si tratta di una norma che, originariamente, in base al federalismo fiscale sarebbe dovuta rimanere in vigore fino al 31 dicembre 2013. La Legge di stabilità ha invece previsto il suo mantenimento anche per l’anno prossimo e questo è un dato sicuramente positivo†sono le parole del direttore di Confagricoltura Vicenza.
Ultimo aspetto da valutare, i provvedimenti finalizzati a migliorare le condizioni e le prospettive lavorative delle aziende agricole come, ad esempio, la riduzione dell’imponibile Irap fino a 15000 euro per le nuove assunzioni a tempo indeterminato o le riduzioni dei premi e dei contributi da versare all’Inail. “ Per noi sono misure sicuramente positive ma che non incidono in maniera efficace sui costi del lavoro ed inoltre sono insufficienti per incentivare gli investimenti ed incrementare le opportunità di crescita per le nostre imprese†ha dichiarato Cichellero.
Il pensiero finale sulla Legge di stabilità del direttore di Confagricoltura Vicenza è quindi il seguente: “ A fronte di alcuni provvedimenti positivi, ritengo che, nel complesso, sia mancato il coraggio di andare a fondo del problema della crisi dei consumi. Per la definitiva approvazione e stesura del testo mi auguro una maggior attenzione alle istanze del mondo agricolo e mi uniformo a quello già dichiarato dal presidente degli industriali Squinzi che ha ammonito tutti coloro i quali vorrebbero aggiungere provvedimenti peggiorativi alla manovraâ€.
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