Confagricoltura e Copagri: ritardi contributi comunitari, migliaia di aziende agricole in difficoltà
Martedi 19 Aprile 2016 alle 15:58 | 0 commenti
Confagricoltura e Copagri
“Prendiamo atto dell’impegno formale della Regione Veneto e di Avepa a pagare gli anticipi comunitari Pac entro fine mese e sospendiamo la manifestazione prevista per domani, ma è l’ultima prova di credibilità che concediamo. Se ancora una volta le promesse non verranno mantenute, non staremo più a guardareâ€. Così Confagricoltura e Copagri commentano l’esito del vertice che si è svolto ieri pomeriggio in Regione tra le organizzazioni agricole Confagricoltura, Cia, Coldiretti e Copagri, l’assessore regionale all’agricoltura Giuseppe Pan e il direttore di Avepa Fabrizio Stella sul tema dei ritardi dei pagamenti comunitari alle aziende agricole, in attesa da mesi dei contributi della Domanda unica Pac 2015.
L’assessore Pan e il direttore Stella si sono impegnati formalmente a procedere a un cospicuo anticipo di premio entro fine aprile, spiegando come le attuali difficoltà siano dovute a problemi organizzativi del sistema di Agea, l’organismo pagatore nazionale.
“Prendiamo atto del gravissimo malfunzionamento di Agea, che ha raggiunto livelli inauditi, causando problemi enormi a circa 20 mila agricoltori veneti che sono in attesa di 200 milioni di contributi – dice Luigi Bassani, direttore di Confagricoltura Veneto -. Ora però aspettiamo che la Regione mantenga le sue promesse e il suo impegno a liquidare almeno tre quarti dei soldi attesi da mesi dagli agricoltori. Già un mese fa l’assessore Pan si era impegnato a pagare entro pochi giorni le spettanze, ma ad oggi i soldi non sono arrivati. Diamo un’ultima chance perché questo avvenga, ponendo il termine di 15 giorni, durante i quali la nostra presenza sarà costante affinché l’impegno venga mantenuto. Se all’inizio di maggio i soldi non saranno nelle tasche degli agricoltori, arriveremo alla conclusione che il problema non è più solo di Agea, ma anche di Avepa. E ci muoveremo di conseguenzaâ€.
“A Vicenza il 13 per cento delle domande presentate non ha ancora visto un euro e il 95 per cento non è stato completamente liquidato – spiega Michele Negretto, presidente di Confagricoltura Vicenza -. Parliamo, in tutto, di oltre un migliaio di aziende vicentine, per una cifra complessiva che possiamo stimare in oltre dieci milioni di euro che mancano all’appello. Già in gennaio avevamo chiesto ad Avepa un impegno preciso affinché le aziende ricevessero il pagamento in tempi rapidi, considerato il momento di grande difficoltà delle aziende agricole venete. In marzo, dopo l’ennesimo vertice con Avepa e la Regione, l’assessore veneto all’agricoltura Giuseppe Pan ci aveva spiegato che i ritardi erano dovuti al mancato funzionamento del sistema di coordinamento di Agea, assicurando che le domande sarebbero state sbloccate e pagate. Ma ad oggi siamo ancora fermi al palo. Il passaggio alla nuova Pac 2014-2020 sta costando caro agli agricoltori, considerato che nell’aprile degli anni passati in Veneto era stato erogato il 90% degli aiuti (oltre 300 milioni di euro), mentre ad oggi si è fermi a circa un 35 per cento in termini di valore complessivo. Senza poi contare le difficoltà che si riscontrano per i pagamenti relativi alle assicurazioni agevolate e nella determinazione degli aiuti diretti.
 “Sospendiamo la manifestazione con grande senso di responsabilità – sottolinea Renzo Aldegheri, presidente regionale di Copagri -. Quello che ci interessa è che le aziende ricevano, finalmente, i contributi attesi e che la quota erogata da Avepa sia significativa, vale a dire almeno tre quarti dell’intera somma spettante. Se ancora una volta le nostre aspettative andranno deluse, romperemo gli indugi e partiremo con iniziative di mobilitazioneâ€.
E anche sulla presentazione delle domande Pac per il 2016, che va fatta entro il 15 maggio, c’è forte preoccupazione: molti dei nuovi titoli pubblicati da Agea l’1 aprile non sono corretti. Una situazione che sta generando altra incertezza aggiunta tra gli agricoltori veneti: “Moltissime le anomalie – sottolineano le organizzazioni agricole -, che rilevano l’inefficienza scandalosa e i tortuosi meccanismi burocratici dell’organismo pagatore, oltre alla disattenzione di un governo che non ha fatto nulla per evitare il ricevimento dell’anticipo, devastante con la situazione attuale in agricolturaâ€.
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