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Condanne pesanti alla banda nigeriana che a Vicenza schiavizzava giovani connazionali. Lanzarin: “giusta pena per un reato brutale”

Di Note ufficiali Sabato 17 Novembre 2018 alle 15:51 | 0 commenti

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“Non finiremo mai di ringraziare i Carabinieri per l’ottimo lavoro svolto lo scorso anno che ha consentito di sgominare la banda nigeriana di aguzzini che aveva ridotto in schiavitù e costrette a prostituirsi una decina di loro giovani connazionali fatte immigrare clandestinamente e non si può che salutare con soddisfazione le pesanti condanne giustamente inflitte a questi malviventi: per il male che hanno fatto a quelle povere ragazze, mi auguro che scontino fino in fondo la loro pena”.

Così commenta - in una nota - l’assessore alle politiche sociali della Regione del Veneto, Manuela Lanzarin, la condanna a 23 anni complessivi di carcere comminata dal Tribunale di Venezia ai componenti di un’organizzazione malavitosa nigeriana che aveva messo in piedi una rete di immigrazione clandestina di loro giovani connazionali, costringendole a prostituirsi a Vicenza.

“La nostra Regione – ricorda l’assessore Lanzarin – ha dato vita al progetto N.A.Ve, Network Antitratta Veneto, di cui abbiamo già avviato la seconda fase, per tutelare e assistere le vittime di tratta e schiavitù e contrastare le reti criminali, protagoniste di questo fenomeno pervasivo e sommerso. Per combatterlo è necessario che forze dell’ordine, istituzioni locali e privato-sociale lavorino insieme:N.A.Ve favorisce esattamente questo, svolgendo attività di prevenzione, aiutando le vittime a denunciare i loro aguzzini e a recuperare dignità e futuro in un quadro di legalità”.

“Il prossimo 10 dicembre – conclude Lanzarin – festeggeremo i settant’anni dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani: l’occasione migliore per rilanciare il nostro impegno a favore delle tante persone che, nei modi più diversi, sono oppresse e sfruttate”.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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