Condannato il miliardario dell'Eternit. Langella: giustizia per il lavoro sicuro
Lunedi 3 Giugno 2013 alle 17:45 | 0 commenti
Giorgio Langella, segretario regionale veneto PdCI - Il miliardario svizzero Stephan Schmidheiny (ex presidente del consiglio di amministrazionedi Eternit AG) è stato ritenuto colpevole della morte di circa 3000 persone (mesotelioma pleurico e altre malattie dovute all'esposizione all'amianto) ed è stato condannato per disastro doloso a 18 anni di reclusione. Dalle prime notizie si apprende che la Corte d'Appello di Torino ha ritenuto il miliardario elvetico responsabile di disastro anche per gli stabilimenti Eternit di Bagnoli e Rubiera.
Una sentenza importante che conferma e inasprisce la condanna di primo grado (erano stati inflitti 16 anni) e che rende giustizia a chi da tanti anni lotta per il diritto a un lavoro sicuro che non sia fonte di morte per chi lavora (e per chi vive nei pressi degli stabilimenti inquinanti) e di enormi guadagni per padroni senza scrupoli. Questa sentenza non può essere ignorata da nessuno e deve essere presa ad esempio negli altri processi che sono in corso per situazioni analoghe. Chiediamo che la Giustizia
che è stata fatta per l'Eternit sia fatta anche per il processo in corso al tribunale di Paola (dopo anni di
estenuanti rinvii) su quanto successo nello stabilimento Marlane/Marzotto di Praia a Mare. Un processo che vede imputati i massimi dirigenti e proprietari della Marzotto e della ex-Lanerossi.
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