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Conclusi i lavori sotto la Basilica in Piazza delle Erbe. Problemi di portata invece in piazza Biade

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 27 Novembre 2014 alle 17:40 | 0 commenti

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Comune di Vicenza - Si sono conclusi i lavori di realizzazione della nuova rete di raccolta delle acque reflue dei locali della Basilica palladiana con affaccio su piazza delle Erbe. L'intervento è stato eseguito entro i tempi previsti da Acque Vicentine e dalla ditta New ViEdil Srl che hanno lavorato con assiduità per concludere i lavori entro il mese di novembre. Indispensabile è stata la collaborazione della Soprintendenza per i beni archeologici del Veneto ed in particolare delle dottoresse Mariolina Gamba e Cinzia Rossignoli che, a seguito dei ritrovamenti archeologici, hanno effettuato sopralluoghi settimanali consentendo il procedere spedito dei lavori senza ulteriori intoppi.

“Siamo riusciti a concludere entro i tempi previsti i lavori per la rete di raccolta acque a servizio dei locali in Basilica palladiana, quattro in totale, due dei quali costituiranno un unico negozio, per cui sono stati necessari 70 mila euro prelevati dai fondi Prusst – ha dichiarato l'assessore alla cura urbana Cristina Balbi oggi in sopralluogo in piazza delle Erbe. L'intervento ha fatto emergere dei ritrovamenti archeologici, già emersi in precedenti scavi e ora catalogati grazie all'intervento della Soprintendenza  per i beni archeologici del Veneto”.
“Questi lavori hanno reso possibile l'utilizzo effettivo dei tre negozi che verranno assegnati tramite l'avviso che si è chiuso il 17 ottobre - ha dichiarato l'assessore alle risorse economiche e alle politiche del lavoro -. Sono pervenute tre proposte per attività enogastronomiche che stiamo gestendo in forma di trattativa privata. Maggiore interesse ha destato il negozio composto da due locali per il quale stiamo per arrivare ad un accordo. Per gli altri due negozi stiamo valutando le proposte”.
Il progetto ha avuto un costo complessivo di 70 mila euro ed è stato curato dai tecnici del settore infrastrutture, gestione urbana e protezione civile del Comune di Vicenza
I lavori sono stati realizzati per consentire lo smaltimento delle acque reflue degli ambienti posti al livello seminterrato della Basilica, con una revisione e razionalizzazione degli scarichi. Eseguiti gli opportuni accertamenti, il progetto della nuova rete di scarico ha collegato tutti gli spazi sottostanti il monumento palladiano alla rete mista esistente.
Entrambi i rami della rete prevista sono stati allacciati alla condotta principale esistente, senza l'installazione della pompa di sollevamento inizialmente prevista, con una riduzione degli interventi manutentivi futuri.
La condotta di progetto è stata realizzata parallelamente alla facciata della Basilica ad una distanza di circa 2 metri, per una lunghezza di circa 60 metri, con pozzetti di allaccio esterno nei vani seminterrati, per collegarsi successivamente con le linee di scarico delle acque nere interne di ogni singolo locale.
Con l'occasione sono stati ridefiniti anche gli allacci dei locali alla rete dell'acquedotto, sul medesimo scavo.
L’intervento ha interessato esclusivamente l'area di proprietà pubblica e, visto il contesto in cui ci si trovava a lavorare, lo scavo è stato realizzato sotto la supervisione di un archeologo incaricato dal Comune, secondo le prescrizioni dettate dalla Soprintendenza per i beni archeologici del Veneto.
Prima di effettuare lo scavo, i masegni in trachite, di cui è costituita la pavimentazione della piazza, sono stati sollevati, numerati e accatastati in modo protetto, e sono stati successivamente ricollocati nella loro posizione originaria.
Durante le lavorazioni sono stati rinvenuti dei ritrovamenti archeologici. La   Soprintendenza per i beni archeologici del Veneto ha quindi indagato una piccola porzione della stratigrafia presente sotto la piazza, immediatamente a sud della Basilica Palladiana. L'area è particolarmente importante per la presenza, riconosciuta da scavi degli anni passati, di strutture ed evidenze archeologiche pertinenti all'età del Ferro, all'epoca romana ed al Medioevo.
Nel caso specifico, data la limitata profondità dell'intervento, sono stati rinvenuti i resti di strutture in muratura risalenti ad un periodo precedente la costruzione della Basilica. Si tratta di porzioni di case risalenti verosimilmente al XIII-XIV secolo, contemporanee agli importanti edifici pubblici, Palatium Vetus, Palatium Communis e Palazzo del Podestà presenti nell'area. In aggiunta, sono stati documentati i pilastri di fondazione delle logge della Basilica Palladiana e il sistema di canalizzazione delle acque reflue, realizzato attraverso condutture in mattoni e lastre di pietre che confluivano verso l'importante collettore fognario voltato situato sotto la scalinata, già noto e realizzato in epoca rinascimentale, che portava le acque verso sud, al Retrone. In un unico punto, risparmiato dal sovrapporsi delle diverse fasi strutturali descritte, è stato documentato un piccolissimo lacerto di pavimento a cocciopesto di età romana. La collaborazione operativa tra Comune e Soprintendenza ha permesso di trovare soluzioni per la posa delle tubazioni che non comportassero danneggiamenti alle strutture rinvenute.
Sono iniziati i lavori per la realizzazione di nuovi servizi igienici temporanei collocati all'interno del locale attiguo alla biglietteria che si affaccia su corte dei Bissari, all'altezza del loggiato inferiore, posizione considerata ottimale in corrispondenza ai percorsi di accesso alla grande mostra dei “Notturni” e ai tempi di realizzazione.
I nuovi servizi igienici, che costeranno 60 mila euro, andranno ad integrare quelli già esistenti al loggiato superiore considerati insufficienti per il grande afflusso turistico che si prevede ci sarà in Basilica palladiana a partire dal 24 dicembre, giorno di apertura della mostra, fino al 2 giugno. Saranno costituiti da tre bagni (uno per donne, uno per uomini e uno privo di barriere architettoniche), un antibagno e un ripostiglio con accesso esterno dal loggiato inferiore o dalla Corte dei Bissari.

 

Sette banchi del mercato settimanale del giovedì saranno spostati da piazza delle Biade fin dalla prossima settimana.
La decisione è stata presa dal Comune in seguito ai risultati dell'indagine strutturale eseguita sulla copertura dell'ex salone Pasubio che si trova sotto la piazza dalla parte di contra' della Catena.
La situazione del solaio del salone, degradato a causa di infiltrazioni d'acqua, è risultata tale da rendere necessario il divieto di transito dei veicoli nell'area interessata dal fenomeno, in attesa di lavori di rinforzo già programmati per il 2015.
“Ringrazio le associazioni di categoria degli ambulanti – è il commento dell'assessore alla semplificazione e innovazione Filippo Zanetti – che si sono dimostrate immediatamente disponibili a trovare insieme all'amministrazione soluzioni alternative per i banchi da spostare. I sette nuovi posteggi saranno definiti nei prossimi giorni. D'altra parte l'amministrazione deve garantire nel modo più assoluto la sicurezza dei cittadini e degli operatori. Non cambierà nulla, invece, per i plateatici dei bar in piazza della Biade ”.
Il divieto di transito nella porzione di piazza delle Biade che va dall'ingresso di Palazzo Uffici fino alla balaustra su contra' della Catena riguarderà non solo il mercato, ma tutte le manifestazioni che solitamente occupano la piazza, comprese quelle natalizie.
Nei prossimi giorni saranno posizionati dissuasori per vietare il passaggio. 


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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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