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Con il progetto Urban_WFTP Vicenza diventa case history per ridurre l'impronta idrica

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 12 Dicembre 2012 alle 13:00 | 0 commenti

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Comune di Vicenza  -  E' stato presentato questa mattina a Palazzo Trissino "Urban_WFTP", il progetto finanziato con fondi Central Europe che dopo avere superato con successo la fase di valutazione farà di Vicenza uno dei tre bacini europei in cui sperimentare nuovi approcci di Water Footprint, cioè di riduzione dell'impronta idrica.

Alla presentazione erano presenti l'assessore all'ambiente Antonio Dalla Pozza e l'assessore allo sviluppo economico Tommaso Ruggeri del Comune di Vicenza, che hanno espresso soddisfazione per l'ennesimo progetto comunale finanziato dall'Europa e per la capacità di fare rete dimostrata dal territorio, il professor Antonio Scipioni dell'Università di Padova ed il dottor Antonio Girardi del Centro Produttività Veneto, partner dell'iniziativa.
"Quanta acqua serve davvero per fare un prodotto? Come fare in modo che gli aspetti ambientali che riguardano la risorsa idrica diventino opportunità e non vincolo che ingessa il territorio?". Sono queste, in estrema sintesi, alcune delle domande alle quali il progetto dovrà rispondere, fornendo informazioni fondamentali per la pianificazione del territorio.
Sono complessivamente nove i soggetti partner dell'iniziativa. Per l'Italia il progetto vede schierati fianco a fianco il Dipartimento di ingegneria Industriale dell'Università di Padova, Lead Partner, la Fondazione Giacomo Rumor - Centro Produttività Veneto (CPV) e il Comune di Vicenza, realtà queste ultime già attive da tempo sul fronte della riduzione idrica con tavoli periodici di confronto e iniziative di formazione e sensibilizzazione. Il tavolo di lavoro riunisce poi Università di Innsbruck e Alps per l'Austria, il Centro di trasferimento tecnologico ungherese Innova, la Camera di Commercio di Norimberga per la Germania, l'Università di Wroclaw - Dipartimento per l'ambiente e il Comune di Wroclaw per la Polonia.
Il progetto complessivo, del valore di 1 milione 260 mila euro, ha un orizzonte temporale di 25 mesi e applica le metodologie Water Footprint a bacini urbani di distribuzione, uso, raccolta e depurazione acque, al fine di migliorare la distribuzione e l'uso della risorsa. Il Water Footprint è un indicatore multidimensionale che viene utilizzato per quantificare il volume di acqua dolce necessario per la produzione dei beni e dei servizi consumati da un individuo o una collettività; questa metodologia scientifica viene applcata per la gestione strategica della risorsa idrica attraverso il calcolo e l'analisi di 3 componenti: Blue Water, Green Water, Grey Water.
Il Comune di Vicenza, che per il suo contributo a questo progetto introiterà 144 mila 555 euro, ha come partner tecnici Acque Vicentine e il centro Idrico di Novoledo.
Accanto a Vicenza, saranno sviluppate e studiate case histories in Austria ed in Polonia, al fine di comparare poi i risultati e creare un'area europea per le nuove applicazioni.
Lo sviluppo di un approccio comune in tutto il Central Europe per valutare l'uso dell'acqua e la conservazione delle risorse idriche nelle aree urbane, promuovendo in un secondo momento la condivisione e la diffusione della procedura a livello comunitario, è infatti uno degli obiettivi principali del progetto Urban_WFTP. Per fare ciò saranno individuati approcci e strumenti idonei per il monitoraggio, la valutazione e il miglioramento dell'uso e della conservazione delle risorse idriche, studiando in via continuativa dati aggregati sugli usi dell'acqua al fine di impostare strategie capaci di coniugare tutela ambientale ed efficienza. Tra i punti cardine del progetto rientra anche il sostegno agli enti locali nello sviluppo di nuovi standard e nell'adozione di tecnologie innovative per la gestione dell'acqua nelle aree urbane.
Il 17 e 18 dicembre, presso l'Università di Padova, è in programma il kick-off meeting che dà il via ai lavori riunendo i rappresentanti di tutte le realtà partner.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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