Con gli inchiostri dell'umiltà e onestà
Domenica 2 Ottobre 2016 alle 15:51 | 0 commenti
Di Luca Ancetti, da Il Giornale di Vicenza
Renato Ghiotto, Osvaldo Parise, Andrea Tadiello, Jacopo Appiani, Giuseppe Brugnoli, Sergio Gervasutti, Gilberto Formenti, Mino Allione, Luigi Bacialli, Gigi Riva, Giulio Antonacci, Ario Gervasutti sono i direttori che hanno contribuito a fare di questo quotidiano un giornale autorevole, credibile, con forte identità e lunga storia. Un giornale apprezzato, cercato, letto da tante persone. In questa era social non è aspetto trascurabile. Adesso tocca a me, giornalista che arriva da un media, la televisione, che conta sulle immagini per raccontare la quotidianità . Questo compito Il Giornale di Vicenza lo affida anche al web. L'edizione di carta continuerà a rinnovare, e insieme all'impegno di arrivare alle notizie, anche quello di approfondire e commentarle.
A me viene richiesto proprio di proseguire il lavoro verso l'integrazione tra il quotidiano, che finisce ogni mattina in edicola o sul tablet, con quello che prende forma ora dopo ora nel sito, in modo da proporre al lettore una offerta informativa completa, fruibile con mezzi differenti e nell'intero arco della giornata. Una informazione che dia sempre più modo e occasioni al lettore di interagire. Nel giorno in cui assumo la direzione de Il Giornale di Vicenza chiedo ai colleghi di utilizzare due inchiostri, l'umiltà e l'onestà intellettuale, per scrivere in maniera comprensibile, attendibile, obiettiva. Anche ai lettori mi permetto di avanzare una richiesta. Cercate di dare il giusto valore a chi nell'informare ci mette la faccia, nel nostro caso la firma, garantendo sempre una attenta verifica delle fonti e fornendo una gerarchia nell'impor- tanza delle notizie. Da parte mia, da subito, assicuro la disponibilità ad ascoltare, e intendo farlo tutti i giorni, i protagonisti di questo giornale, appunto, chi lo scrive e chi lo legge. I giornalisti hanno istituti e organizzazione per dialogare con il proprio collega-direttore, cercherò di favorire sempre di più l'incontro tra i lettori, il quotidiano e chi lo governa, facendo in modo di allargare la "comunità giornale". Non mi è stato dato mandato di rendere Il Giornale di Vicenza "più", perché lo è già . È la storia lontana e vicina a dirlo. La fiducia che ogni giorno migliaia di lettori gli accordano lo conferma. In questo mio primo giorno alla guida de Il Giornale di Vicenza, mi sento di fare due promesse: quella di impegnarmi per un giornale sempre più di servizio e al servizio del territorio, tutto il territorio, esaltando la centralità sociale di questo mezzo, e, riprendendo le parole-testamento della collega Letizia Leviti, quella che il lavoro dell'intera redazione, un'ottima redazione, sarà alla costante, rispettosa ricerca della verità .
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