Comune, tra bilancio ed elezioni tensioni tra i partiti
Venerdi 22 Marzo 2013 alle 18:26 | 0 commenti
Lunedì la commissione bilancio dedicherà una intera frazione della sessione dei lavori alla questione della vendita del terreno sul quale sorge il Centro Sport Palladio. La novità è stata annunciata stamani dall'amministrazione comunale di Vicenza. Sarà una delle ultime grandi incombenze prima del voto di maggio, ma intanto fra i partiti in lizza sale la tensione.
In queste ore a palazzo Trissino la II commissione (finanze e patrimonio) sta lavorando a pieno ritmo per vagliare il bilancio di previsione 2013 licenziato alcuni giorni orsono dalla giunta comunale di centrosinistra capitanata dal sindaco democratico Achille Variati. Ma oltre alla quadra dei conti, che sul piano dirigenziale è affidata al ragioniere capo Mauro Bellesia, i membri dell'organo di controllo da quest'oggi si stanno preparando per un'altra incombenza. Alla volta di lunedì 25 la commissione infatti dovrà vagliare la proposta di vendita agli stessi gestori privati del terreno sul quale è sito il Csp, il maxi impianto sportivo di via Cavalieri di Vittorio Veneto alle Cattane (in foto). La novità è stata comunicata formalmente stamani dalla presidenza del consiglio che ha affisso alla bacheca comunale gli avvisi di rito. Sull'intera partita tra l'altro pende un tiramolla tra le parti che dura da almeno un decennio perché proprio i privati chiedono di acquisire l'area evitendo però di realizzare il parco urbano che gli accordi degli anni '80-'90 prevedevano in maniera esplicita.
Frattanto permangono le tensioni in seno al Pd cittadino. «Poco fa - spiega il consigliere comunale democratico Sandro Guaiti - abbiamo appreso che sono stati prorogati sino a giovedì prossimo i termini per presentare agli organismi del partito il modulo con le 35 firme utili per presentare la propria candidatura come rappresentante in sala Bernarda per le prossime municipali. Io, facendo tutto di corsa ero riuscito a presentare tutto in tempo, ma ho dovuto constatare che pur iscritto al partito non mi era stato consegnato il modulo. Il che mi ha lasciato l'amaro in bocca». Frasi che non celano il fastidio di Guaiti che non più di un giorno fa aveva letto su Vicenzapiu.com dell'ipotesi da parte di alcuni esponenti di spicco del suo movimento di scaricarlo proprio in vista delle elezioni. «Una volta raccolte le firme - spiega lo stesso Guaiti - sarà una apposita commissione a decidere chi realmente candidare o no. Qualcuno vuole lasciarmi a casa? Preferisco non rispondere». Ma quali sono i motivi della proroga? Ufficialmente si tratta di semplici contrattempi di procedura, ma a palazzo Trissino si mormora che qualche candidato in pectore nelle simpatie del primo cittadino fosse in affanno con la raccolta delle firme. In realtà le ansie ed i qui pro quo pre-elettorali sono una costante in tutte le tornate per lo scrutinio amministrativo. Un paio di giorni fa tensioni dello stesso tenore, anche se di entità maggiore c'erano state in casa leghista mentre nel Pdl il totosindaco vede impegnate le correnti del partito in una zizzania continua ma a bassa intensità .
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