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Comune: firme per voto studenti Erasmus e progetto europeo Cercando il lavoro

Di Emma Grande Martedi 3 Febbraio 2015 alle 23:16 | 0 commenti

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Il Comune di Vicenza annuncia che per il voto all'estero degli studenti Erasmus, è partita a palazzo Trissino la raccolta firme per la proposta di legge di iniziativa popolare. Intanto sono arrivati in città i partner del progetto europeo per la formazione nel settore ambientale nell’ambito dell’iniziativa “Cercando il lavoro”.

Tutte le informazioni dal Comune:

“#GenerazioneSenzaVoto” è l'ultima sfida di Erasmus Student Network Italia che punta a  garantire la possibilità di votare all'estero anche ai cittadini italiani che si trovano temporaneamente in un paese straniero nell'ambito di un programma di mobilità internazionale come il progetto Erasmus.
La proposta di legge di iniziativa popolare “Disposizioni per l’esercizio del diritto di voto dei cittadini italiani temporaneamente domiciliati negli stati membri dell’unione europea alle elezioni per la camera dei deputati e il senato della repubblica, il parlamento europeo, i consigli regionali e i consigli delle province autonome di Trento e Bolzano, e ai referendum” ha infatti l'obiettivo di permettere agli studenti italiani, che si trovano impegnati in un programma di mobilità studio o tirocinio Erasmus +, di poter esercitare il proprio diritto di voto senza dover necessariamente ritornare nel Paese di residenza.
Per sostenere la proposta di legge è necessario raccogliere 50 mila firme entro febbraio 2015. Anche il Comune di Vicenza aderisce all'iniziativa: chi desidera firmare può recarsi a palazzo Trissino, all'ufficio relazioni con il pubblico in corso Palladio 98, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30 e martedì e giovedì dalle 17 alle 18.30, fino al 28 febbraio.
In occasione delle ultime elezioni politiche è emerso il problema legato all'oggettiva difficoltà, principalmente di natura economica, di molti studenti italiani impegnati in un progetto di mobilità internazionale, di recarsi nel proprio seggio elettorale, in Italia, per esercitare il diritto di voto.
Questa situazione discrimina gli studenti Erasmus italiani, rispetto a coloro che, sempre cittadini italiani, risiedono all’estero e possono, secondo la legge, votare nelle sedi diplomatiche.
"E' necessario mettere fine alla vera e propria ingiustizia che impedisce la possibilità di votare agli studenti italiani che stanno svolgendo un periodo di studio o lavoro all'estero – dichiara il consigliere comunale delegato alle politiche giovanili Giacomo Possamai -. Il Comune di Vicenza e in particolare le politiche giovanili sono al fianco di Erasmus Student Network e delle altre associazioni che in questi anni si sono battute per il riconoscimento di questo diritto. Per questo abbiamo voluto dare la possibilità di firmare a favore della legge di iniziativa popolare anche nella sede del Comune, appoggiando questa iniziativa. Tra l'altro arrivano le prime buone notizie dal Senato, visto che in sede di approvazione della bozza di legge elettorale è stato inserito un emendamento che consentirebbe il voto dall'estero per studenti e lavoratori. Ora però il testo dovrà passare alla Camera. Per questo non possiamo abbassare la guardia e vanno proseguite la campagna e la raccolta delle firme".
La proposta di legge è stata depositata lo scorso 9 settembre 2014 alla Corte di Cassazione. Il 13 novembre 2014 alla Camera dei Deputati si è svolta la conferenza "Dall’Europa agli europei. Verso una cittadinanza attiva" nel corso della quale è stato ufficialmente dato inizio alla raccolta delle 50 mila firme necessarie.
Sostegno all’iniziativa popolare è arrivato dell’Agenzia Nazionale Erasmus+ e dagli studenti degli altri Paesi europei. In particolare le divisioni di Erasmus Student Network di Belgio, Bulgaria, Germania, Repubblica Ceca, Svezia, Norvegia, Germania, Spagna e Francia hanno già coinvolto gli studenti italiani attualmente all’estero, invitandoli a firmare.
Sono molti i Comuni che hanno già aderito alla proposta e stanno raccogliendo le firme: Padova, Verona, Trieste, Udine Pordenone, Milano, Como, Pavia, Trento, Imola, Ferrara, per citarne qualcuno e nelle prossime settimane vi sarà, con tutta probabilità, l’adesione di altre Agenzie Nazionali europee. 

 

Palazzo Trissino ha ospitato nei giorni scorsi la terza riunione tecnica del progetto europeo “LeGaQual2DO”, con la partecipazione dei partner belga, inglese, lettone e francese, oltre che di Studio Centro Veneto, che collabora con l'iniziativa comunale Cercando il lavoro.
Il progetto, di cui il Comune di Vicenza è partner di rete, ha l'obiettivo di formare figure professionali nel settore ambientale, cercando di costruire una griglia di competenze base per persone scarsamente professionalizzate e istruite o con disabilità che possano essere certificate a livello europeo da tutti gli stati membri. L'omogeneizzazione delle figure professionali è infatti uno degli obiettivi principali dell'Unione Europea per i prossimi anni.
Il progetto dura tre anni ed ha preso il via nell'ottobre 2014. Ora l'iniziativa è entrata nella fase di costruzione del modello: nell'incontro avvenuto a Vicenza, e che ha coinvolto 9 partner, dopo il saluto dell'assessore alle risorse economiche e alle politiche del lavoro Michela Cavalieri ci si è focalizzati sulla figura professionale dell'addetto agli spazi verdi.
Alla fine della giornata i partecipanti sono stati accompagnati a visitare la mostra in Basilica palladiana.
Per l'iniziativa comunale Cercando il lavoro si tratta di una notevole soddisfazione perché questo è il primo progetto europeo in cui è stata chiamata direttamente in causa, dopo che la rete che sta creando e le attività che sta mettendo in campo per aiutare le persone in cerca di occupazione sono state positivamente valutate dai partner europei. Del resto l’Unione Europea sta prediligendo, nell’erogazione di contributi, le realtà che dimostrano concretamente una sinergia tra pubblico e privato nelle attività di contrasto alla disoccupazione. 

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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