Commissione su Serre di parco Querini: Raffaele Colombara “prende cappello” e se ne va. Poi un po’ alla volta si prova a ragionare
Giovedi 11 Ottobre 2018 alle 19:36 | 0 commenti
Sembrava lavoro di routine e di pura informazione quello di oggi della IV Commissione Sviluppo e Cultura presieduta da Caterina Soprana e convocata per esaminare il progetto di restauro delle serre di Parco Querini predisposto dall’amministrazione Variati che aveva anche ottenuto consistenti fondi statali nell’ambito del bando per le periferie e indetto la gara di assegnazione dei lavori. Il compito precipuo della nuova amministrazione, ha spiegato stamattina il sindaco Francesco Rucco, sarebbe stato decidere se attuare il tutto o rinunciarvi finanziamenti inclusi. A inizio seduta, illustrato lo stato dell’arte del restauro in partenza da parte del presidente, Raffaele Colombara ha manifestato duramente il suo “malessere†per una discussione su cose già decise e ha lasciato spettacolarmente la sala (sedia vuota nella foto).
Probabilmente, questa è la nostra impressione a caldo in tempo reale, ma da verificare con i vari interlocutori dopo lo svolgimento completo della commissione, è che non si sia tenuto in conto che gran parte del lavoro fosse già stato fatto dalla precedente amministrazione e che il focus delle vecchie polemiche, il cosiddetto punto di ristoro, è superato dal fatto che non sarà realizzato non essendo neanche finanziato e non essendo possibile farlo in una prospettiva vicina stanti le scarse risorse disponibili.Â
Partiti in questo modo la polemica non ha escluso inizialmente nessuno dell’opposizione a parte Giovanni Rolando che ha presentato ad inizio commissione un odg perchè “il sindaco (che si è trattenuto la delega alla Cultura, venga in aula a riferire sullo stato dell'arte delle nomine del Cda e delle conseguenti attività della Fondazione Roi, ordine del giorno firmato anche da Cristiano Spiller, Ciro Asproso, Raffaele Colombara ed Ennio Tosettoâ€.
Dopo le obiezioni di Tosetto e di Asproso, quest’ultimo anche indispettito da questioni procedurali, probabilmente legate al debutto in Commissione della presidente è l’iniziale confusione tra il ruolo dei ampio politici e quello più ristretto dei tecnici presenti, la discussione pare di nuovo incanalarsi lungo i binari di una sana pur se netta dialettica tra le parti.
L’ultimo vincolo, che è parso più chiaro in questa fase contribuendo così a rendere più distesa la prosecuzione del confronto, è quello della criticità della disponibilità dei fondi del bando periferie eliminata dal governo attuale per tutte le richieste non arrivate alla fase finale di attuazione.
Criticità che non riguarda il restauro delle serre di parco Querini se eventuali modifiche non saranno sostanziali rispetto a quanto già approvato dalla Soprintendenza e se le stesse saranno poi accettate dall’ente erogatore dei contributi: lo Stato.
Su questa nuova base sono state formulate le nuove osservazioni e la proposta di Tosetto di stralciare alcune parti del progetto (tipo i bagni), proposta formalmente non presentabile se non alla Terza Commissione Territorio, ha chiarito l’assessore Claudio Cicero in polemica anche formale col consigliere di Vinòva, che ne ha contestato la facoltà di intervento di indirizzo in Commissione.
A questo punto Ciro Asproso ha formalizzato una richiesta di convocazione urgente della Commissione Territorio trovando concorde l’assessoreÂ
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