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Commenti di Giuliano Raimondo sul servizio idrico integrato dopo i referendum

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 20 Giugno 2011 alle 23:34 | 0 commenti

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Giuliano Raimondo,  Coordinatore Servizi Pubblici CGIL Vicenza  -  Passati positivamente, con il contributo importante della CGIL, anche i Referendum contro la privatizzazione dell'acqua, ora bisogna andare avanti per consolidare il diritto all'acqua pura e all'acqua chiara per tutti, nel contesto della salvaguardia dell'ambiente.

Occorre quindi:
che le gestioni del servizio idrico integrato siano più trasparenti nei confronti dei cittadini utenti, intesi anche come contribuenti;

che siano garantiti i finanziamenti per procedere speditamente alla realizzazione dei piani d'ambito privilegiando risorse finanziarie quali ad esempio fondi pensione, finanziamenti da cittadini e da utenti, da fondazioni bancarie o altro, ma, soprattutto, provenienti dallo Stato tramite la fiscalità generale in quanto le nuove reti e gli impianti abbisognano di circa 60 miliardi di euri;
proseguire nella realizzazione delle reti fognarie;
realizzare idonei impianti di depurazione in modo da garantire la gestione industriale sulla base di economie di scala e la qualità delle stesse attività depurative;
proseguire nell'opera di rinnovamento degli impianti e delle reti;
rinforzare i controlli da parte delle ULSS sulla qualità dell'acqua erogabile ai rubinetti;
aumentare la vigilanza e controlli sulle fonti;
razionalizzare i costi procedendo all'efficentazione della gestione industriale di ogni gestore;
che le bollette, definita la quantità giornaliera pro capite a tariffa contenuta, siano progressive in modo da scoraggiare gli sperperi di un fluido che non è inesauribile;
fare scelte appropriate per il trattamento finale dei fanghi industriali dopo i trattamenti di depurazione, in particolare quelli provenienti dalla concia, onde evitare anche i rischi della criminalità organizzata, ben presente nel mercato dei rifiuti industriali e altri;
che le ARPAV estendano i controlli delle attività industriali a "rischio" come quelle della depurazione e trattamento finale dei fanghi a valle delle attività della concia;
riflettere sulla dimensione degli ambiti territoriali ottimali e sul numero dei gestori per evitare le spese comprimibili ma nel contempo evitare la nascita di mega gestori;
promuovere la produzione di biogas dai fanghi della depurazione e dalle deiezioni degli allevamenti degli animali;
assicurarsi che i comuni garantiscano concretamente il controllo analogo senza rallentare le attività dei gestori, in modo da evitare situazioni di fuori controllo;
evitare scelte atte a favorire interessi privati nel settore del servizio idrico integrato.
La sfida è aperta anche per i sindacati del settore i quali, vinta la battaglia dei Referendum, debbono evitare la sconfitta causa gestioni che lasciano a desiderare perché oggi non tutto è efficienza e concreta trasparenza.
Anche in questo contesto la CGIL è in prima fila a partire dal confronto sulle cose da fare anche per evitare il rischio di assunzioni facili, di oneri impropri sui bilanci o di altro che si scarica sulle bollette degli utenti-cittadini contribuenti.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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