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Comitato per il No al referendum costituzionale, “battesimo” con Giorgio Conte ed Elena Donazzan: “comitato civico, fuori dai partiti”

Di Edoardo Andrein Martedi 28 Giugno 2016 alle 20:33 | 0 commenti


Dopo la formazione del Comitato per il Sì presieduto da Anahid Balian nasce ufficialmente martedì 28 giugno per Vicenza e provincia il Comitato civico per il No al referendum costituzionale in programma ad ottobre: a lanciarlo l'ex parlamentare Giorgio Conte e l'assessore regionale Elena Donazzan, affiancati da Veronica Rigoni che curerà la struttura organizzativa del comitato anche attraverso comunicazione su internet, dibattiti nelle scuole e gazebo nei comuni vicentini.

“Un comitato civico fuori dai partiti – spiega Conte, primo promotore del comitato – per dire no a una riforma pasticciata, una riforma che per la prima volta è uscita solo dai banchi del governo e dalle stanze oscure dei ministeri e non dal parlamento: nel merito non c'è stato il taglio dei deputati e viene ridotto il ruolo del Senato, mandandoci amministratori di secondo livello”.

“La riforma – sostiene Donazzan - è l'espressione del neocentralismo renziano: cancella del tutto le autonomie e la responsabilizzazione degli enti locali e non vengono toccate le regioni a statuto specialissimo”.

Un voto per il No alla riforma che è anche sostenuto dalla sinistra radicale...

“Il nostro comitato – puntualizza Conte - non chiede la salvaguardia della Costituzione esistente, come vuole la sinistra e Zagrebelsky sui valori degli anni '40, ma vuole un altro modello utile per il Paese che proporremo se la riforma Renzi non andasse a buon fine”.

Infine sulla questione dell'appoggio iniziale di Forza Italia dato alla riforma, Donazzan precisa:

“Non è più la riforma della prima stesura, ma il nostro è soprattutto un no al governo Renzi”.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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