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Comitato Borgo Berga: stop cemento all'ex Esso, sì mensa universitaria all'ex Fro

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 27 Marzo 2014 alle 17:58 | 0 commenti

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Gaetano Giordiano e Gianluigi Bellin, comitato Borgo Berga - All'incontro fra il comitato Borgo Berga e l’assessore all'urbanistica Antonio Dalla Pozza, con la partecipazione anche dell’arch. Andriolo, direttore del settore mobilità, e del dott. Guarti, direttore del settore Urbanistica, il comitato ha ribadito le proprie proposte per diminuire il grave impatto del cemento già edificato nel quartiere (il quartiere all'ex Cotorossi) e del nuovo cemento che è stato autorizzato dal Comune (il “lotto E” ad est del Bacchiglione, e la palazzina con parcheggio interrato all'ex Esso di viale Margherita).

La nostra proposta è che le cubature edificabili nell’area ex Esso in viale Margherita siano cancellate o trasferite sul lato est del viale, nell'area ex FRO: il Comune dovrebbe attivarsi per realizzare un tavolo di progettazione partecipata che coinvolga tutti i proprietari di quelle aree e i cittadini, finalizzato alla creazione in quei lotti – oggi occupati da vecchi capannoni e magazzini – di servizi per la vicina università: per esempio la nuova mensa universitaria.

Tuttavia l'assessore ci ha informato che a breve la Provincia pubblicherà il bando di gara per l’appalto della costruzione della nuova mensa universitaria all'ex caserma Borghesi a Borgo Casale. Una soluzione lontana e scomoda dalle aule universitarie e ancora di più dagli alloggi di S. Silvestro e dalla stazione ferroviaria, da cui molti studenti pendolari provengono ogni mattina.

Riteniamo questa scelta profondamente sbagliata: l'ubicazione ideale, lo hanno riconosciuto anche i nostri interlocutori in Comune e – a quanto pare - gli stessi dirigenti ESU e Provincia, è invece l'area ex FRO.

Sembra che l’unico motivo alla base della scelta sia il fatto che l’area adatta è di proprietà privata, mentre l’ex caserma è della Provincia; inoltre la fretta deriva dalla attuale disponibilità di fondi europei.

Ci chiediamo:

Sono buoni motivi per posizionare i servizi dell’università lontani da essa?

In questo modo i soldi (europei o no) sarebbero spesi bene?

La città e gli studenti meritano e sopporteranno ulteriori scelte sbagliate, giustificate solo dalla fretta di accaparrarsi i finanziamenti, anche impiegandoli male?

Vale la pena di rilevare che non si stratta di interventi facilmente reversibili: gli errori rimarranno per lunghissimi anni.

Appena entrerà in funzione la mensa (o quando qualche studente verrà investito nel tragitto aule-mensa) ci si pentirà, ma allora sarà troppo tardi per rimediare e potremmo solo leccarci le ferite.

Chiediamo che il Comune si impegni per cambiare strada, anche studiando la possibilità di una permuta delle due aree in modo che i privati possano costruire a B.go Casale e i servizi universitari siano realizzati nel posto più logico: a ridosso dell’università.

Riteniamo sia necessario e urgente aprire un tavolo di trattativa tra Comune, Enti interessati alla mensa universitaria (Università, Provincia, E.S.U.) e i Privati proprietari dell’area ex FRO, al fine di trovare una soluzione corretta al problema.

Siamo sicuri che, con la buona volontà e l’impegno di tutti, si possa raggiungere un accordo che non sia penalizzante per alcuna delle parti, ma urbanisticamente e funzionalmente valido.

Ubicare la mensa studenti a Borgo Casale è assolutamente sbagliato: continuiamo a seguire una politica urbanistica dissennata (anzi, ci muoviamo senza una politica urbanistica), solo per la fretta dettata da questioni economiche, senza pensare che così facendo si sbaglia anche economicamente, utilizzando male i soldi e creando nuovi problemi anziché risolverli. Evidentemente gli errori fatti al nuovo tribunale non hanno insegnato nulla…


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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