Colpo di sole
Lunedi 11 Luglio 2011 alle 09:27 | 0 commenti
Dopo il sì della Regione deflagra a Torri il caso del parco fotovoltaico di Marola. La giunta, presa di mira per avere assecondato «mire lobbistiche», contrattacca e parla di speculazioni politiche. Sembrava una vicenda lentamente destinata all'oblìo e invece la questione del parco fotovoltaico di Marola a Torri di Quartesolo è esplosa senza esclusione di colpi tra la giunta e due residenti del piccolo comune dell'Est Vicentino.
L'antefatto Ai primi di gennaio Irene Rui e Guido Zentile, due attivisti del mondo ambientalista impegnati anche in politica e residenti a Torri di Quartesolo, indirizzano una missiva al loro comune. Nel farlo prendono di mira un impianto fotovoltaico (la cui pezzatura iniziale è di 60.000 metri quadri) proposto e previsto dalla società Dama sempre a Torri nella frazione di Marola a pochi passi dal parco del fiume Tesina. Tra i rilievi mossi, la gran parte sul piano tecnico giuridico, ci sono quelli di una possibile «incompatibilità » dell'impianto da un megawatt rispetto alle norme provinciali (VicenzaPiù del 14 gennaio 2011). In questo contesto l'amministrazione non rimane sorda. Pur facendo presente che il comune in tal senso può solo esprimere un parere consultivo, l'assessore all'ecologia Sandro Cignacco sposa sostanzialmente le tesi di Rui e Zen. I mesi però passano. In consiglio regionale si moltiplicano le indiscrezioni di un fotoparco che sarà comunque autorizzato a Venezia, magari con qualche variante. E tant'è che su Vicenzapiu.com del 27 giugno l'assessore al territorio di Torri (Gianluca Ghirigatto area centrosinistra) conferma il sì della Regione «pur con sostanziosi mutamenti e comunque con la contrarietà dell'amministrazione». E così la polemica deflagra. L'attacco Non passano che poche ore e Zentile spara ad alzo zero: «Finalmente Ghirigatto si è smascherato, la sua contrarietà al campo fotovoltaico è stata solo una finta per tenere buoni i confinanti e i cittadini che si erano espressi, anche in sede di istruttoria regionale, con parere contrario... Per quanto riguarda l'iter regionale è da chiedersi che fine avevano fatto fino a l'altro ieri, la lettera di convocazione alla conferenza decisoria, il nuovo progetto della società Dama, visto che in ufficio tecnico, e quanto meno il Sindaco, non ne sapevano nulla. Come mai Ghirigatto ne era in possesso e il resto del palazzo non sapeva che esistesse? Perché su insistenza dei cittadini si è preferito far finta di nulla, in fondo c'erano cose più importati quali il PAT da portare avanti? Perché essendo stato presentato un nuovo progetto, non si è interrotto l'iter, come nei casi normali di edilizia e urbanistica e non si è aperta una nuova procedura?». La replica E la replica di Ghirigatto che di mestiere fa l'avvocato è altrettanto dura. Parla di accuse «diffamatorie» e poi snocciola il suo punto di vista: «In altre parole Zentile afferma che il sottoscritto avrebbe sottratto, occultato, coperto, nascosto un atto pubblico, e di questo dovrà per forza rispondere nelle sedi appropriate... Vorrei fosse chiaro che si sono tenute tre conferenze regionali, la prima istruttoria e le seconde due decisorie. Il Comune di Torri di Quartesolo ha partecipato alla conferenza istruttoria e alla prima decisoria; quest'ultima si è tenuta il 17 febbraio 2011 durante la quale l'amministrazione di Torri di Quartesolo ha espresso parere motivato negativo all'impianto, in quanto lesivo del paesaggio circostante e del valore storico ed ambientale di Villa Traverso. Tale parere è stato espresso mediante deposito della delibera di giunta numero 14 del 15 febbraio 2011, voluta da me e dall'assessore all'ambiente Alessandro Cignacco... La conferenza decisoria del 17 febbraio 2011 è stata tuttavia rinviata a data da destinarsi, in quanto mancava il parere della soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici. La Regione Veneto convocava via fax la seconda conferenza decisoria per il giorno 18 maggio 2011. Per un disguido tecnico di cui ignoro le cause, del contenuto del suddetto fax non vi è stata traccia presso gli uffici comunali. Il sottoscritto ha appreso in via informale della seconda conferenza decisoria solo intorno alla metà di giugno, a seguito di telefonate effettuate dall'ufficio tecnico alla Regione. La mancata partecipazione del Comune all'ultima seduta della conferenza decisoria è circostanza del tutto irrilevante, dal momento che il parere negativo era già agli atti decisionali». Coda polemica Ma la querelle non si ferma. A stretto giro interviene anche Diego Marchioro, sindaco di Torri che bolla come speculazione politica il j'accuse di Zentile e si dice pronto a sostenere Ghirigatto qualora il suo assessore ricorra alle vie legali. Zentile però non ci sta e rilancia l'accusa: «Se veramente fossero impermeabili a certe mire lobbistiche ricorrerebbero al Tar e invece lorsignori sono ben contenti di ingurgitare l'amaro boccone. Credo che a questo punto i confinanti ricorreranno, loro, al Tar contro quell'opera che snatura il territorio».
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.