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Colpo d'acceleratore al processo Marlane Marzotto

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 5 Febbraio 2013 alle 09:46 | 0 commenti

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Slai Cobas  -  Quella di venerdì 1° febbraio è stata un'udienza all'insegna del fair play, non essendosi registrata alcuna conflittualità tra le parti a differenza del solito. Per i notevoli ritardi dei convocati si è temuta la conclusione anticipata dell' assise, poi scongiurata grazie all'arrivo alla spicciolata delle numerose persone chiamate a testimoniare alcune delle quali provenienti da distanze considerevoli.

Le dichiarazioni rese dai convenuti non si sono differenziate di molto l'una dall'altra, essendo l'invivibilità dell'ambiente di lavoro e l' inosservanza delle norme di sicurezza l'argomento di discussione. Come al solito non è mancata qualche nota stonata, forse perché in azienda il teste svolgeva una mansione privilegiata o perché lavorava in postazioni non direttamente interessate da fenomeni particolari. Anche le amnesie che non sappiamo quanto giustificabili hanno avuto la loro parte, pur considerando che dai fatti in discussione sono trascorsi diversi decenni. Da sottolineare positivamente la velocizzazione delle prove proposta dai Pm in accordo con la difesa previa breve consultazione interna, ovvero l'accettazione delle sommarie informazioni preventivamente acquisite dalla P.G. ad evitare così l'ascolto dispersivo di prove affatto ripetitive. Ora si va spediti verso la conclusione della prima fase, ovvero l'audizione dei 142 nominativi - più diciotto di riserva - citati dai PM e proprio questi ultimi in aggiunta ai 13 non ancora ascoltati del primo elenco dovranno comparire in aula il prossimo 8 febbraio. Ovviamente lo SLAI Cobas e Medicina Democratica rendono il giusto merito al Presidente Introcaso, ai giudici a latere ed ai PM, per l'accelerazione data a questo processo, la cui conclusione al punto in cui è giunto potrebbe essere relativamente a portata di mano.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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