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Colonia, Zaia: a rischio parità uomo-donna fondamento di civiltà. Peggio di kalashnikov e bombe

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 9 Gennaio 2016 alle 23:57 | 4 commenti

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Regione Veneto

“Quello che è accaduto a Colonia e in altre città europee è peggio di una guerra. E’ stato violato uno dei fondamenti della nostra civiltà come la parità uomo-donna. Rischia di fare più male questo delle raffiche di mitra e delle bombe, perché colpisce un valore al quale non dobbiamo essere disposti a rinunciare, per nessun dialogo al mondo”. Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia commenta gli sviluppi, anche politici, delle brutalità commesse ai danni di centinaia di donne a Colonia e in altre città europee a capodanno.

“Colonia – incalza Zaia – simboleggia una pericolosissima escalation delle conseguenze negative di un’immigrazione incontrollata e di atteggiamenti buonisti a prescindere, senza la mediazione della ragionevolezza. Migliaia di uomini, attraverso un sempre più probabile passaparola, hanno agito, di fatto, realizzando quell’orribile concetto di ‘donna inferiore’ che una civiltà degna di questo nome deve respingere in ogni modo. Dalla criminalità al terrorismo, oggi siamo nostro malgrado messi di fronte ad un terzo livello di allarme: vedersi dichiarata la guerra delle culture. E’ successo e ora non bastano più nemmeno le presunte ‘eccezionali misure di sicurezza’ perché quanto è successo è un fenomeno subdolo: una forma becera di razzismo, questo sì tremendamente reale e realizzato sulla pelle delle donne”.

“Che succederà – si chiede Zaia – se un giorno, come s’interroga lucidamente Carlo Nordio nel suo ultimo intervento in tema di immigrazione incontrollata, in Veneto dovessero divenire più numerosi dei veneti degli uomini che disprezzano il valore donna? Non voglio nemmeno pensarci, dobbiamo pensare a come evitare una prospettiva d’imbarbarimento che porterebbe la nostra civiltà valoriale indietro di millenni”.

“Si cominci da quello che si può fare – conclude Zaia – usando le armi della civiltà: si accolgano e si aiutino solo i veri bisognosi, individuandoli preventivamente nei Paesi d’origine e si blocchi l’immigrazione selvaggia che persino la Merkel ha avallato di fatto accorgendosi dell’errore quando era troppo tardi; si usi con durezza la legge e, se non basta, la si modifichi, non solo con l’espulsione immediata di chi delinque e degli irregolari, ma anche punendo con l’espulsione i reati di apologia, perché chi anche solo inneggia e promuove situazioni come quella di Colonia, costituisce un pericolo e come tale va trattato”.

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Commenti

Inviato Domenica 10 Gennaio 2016 alle 12:30

Purtroppo, non ho letto o sentito interventi incisivi delle nostre femministe Arcobaleno. Niente di niente! Si parla sempre di Diritti che devono avere gli ....."altri" ma una donna, una figlia, una mamma, una moglie che rientra dal lavoro dopo le ore 22 non è al sicuro! Chi difende le nostre figlie?
Qui ci vogliono nuove leggi che permettano di MANDAR via chi compie reati: spaccio, stupro, danneggiamento beni pubblici, furti nei cimiteri, rapine a danno degli anziani ecc....Il governo interverrà, quando saremo tutti morti! Amen.
Inviato Domenica 10 Gennaio 2016 alle 17:08

Se ci sono movimenti che promuovono la disuguaglianza uomo-donna,
e se ciò è costituzionalmente illegittimo,
allora dovremmo avere il coraggio di trarre le conseguenze,
difendendo i principi costituzionali fondanti la società.
Inviato Domenica 10 Gennaio 2016 alle 19:41

l'Islam NON riconosce alle donne i diritti, previsti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, documento firmato a Parigi il 10.12.1948, promosso dalle Nazioni Unite, perché avesse applicazione in TUTTI i Paesi membri. Ciò in generale, anche se, vi sono alcuni Stati del mondo Arabo, in cui solo parte dei diritti vengono riconosciuti, negli altri il problema non viene nemmeno affrontato
Inviato Domenica 10 Gennaio 2016 alle 20:49

Quando finirà l'era del petrolio le cose cambieranno.
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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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