Colombara e dl su gioco d'azzardo: "Chi la dura, la vince. Non allentiamo l'attenzione"
Martedi 28 Agosto 2012 alle 16:12 | 0 commenti
Raffaele Colombara, Consigliere Comunale Lista Variati, Avviso Pubblico Vicenza - "Fa bene sapere che l'impegno civile non è sempre tempo perso". Un buon punto di partenza, ma attenzione all'approvazione e all'attuazione. E a non scaricare sugli enti locali i costi.
«"Chi la dura, la vince". "Ma non allentiamo l'attenzione". "Fa bene sapere che l'impegno civile non è sempre tempo perso": questi alcuni degli sms che ho ricevuto nelle scorse ore - commenta Raffaele Colombara - e che sono un po' il succo di ciò che pensano i cittadini coinvolti o impegnati ormai da un anno su una questione che, sotterraneamente, tocca la vita di tante persone».
«Credo - continua Colombara - che l'inserimento delle norme nel Decreto Salute sia anche un successo dell'impegno e della partecipazione e costituisca un buon punto di partenza; ora, però, attenzione all'approvazione e all'attuazione. E soprattutto a non scaricare sugli enti locali i costi di alcune delle misure previste».
Il ministro della Salute Renato Balduzzi si appresta a portare in Consiglio dei Ministri il prossimo 31 agosto il Decreto Salute; al suo interno una serie di misure relative alla questione del gioco d'azzardo ed alle dipendenze ad esso legate.
Oltre alla misura sulla distanza di 500 metri che le slot machines dovranno tenere rispetto a luoghi sensibili, esso contiene misure che danno alcuni poteri a Sindaco e Prefetto, provano a tutelare i minori rispetto al gioco on line, ridefiniscono i livelli essenziali di assistenza (LEA), includendo così la patologia da gioco d'azzardo tra quelle che possono essere curate dalle ULSS .
«Innanzitutto è da sottolineare come sia stato il Ministero della Salute a prendersi carico della questione - continua Colombara - riconoscendo così la preoccupazione che abbiamo posto sin dall'inizio sulle profonde implicazioni sociali del tema, strettamente legato alla difesa della salute.
Inoltre, in un momento di forte scollamento tra politica e cittadini, è da sottolineare il positivo risultato che questo provvedimento rappresenta, perché partito dalle sollecitazioni dei cittadini (residenti, commercianti, genitori, mondo della scuola, comitato "Smetti e Vinci") a livello locale, in molte città .
Il Decreto, infatti, esce significativamente ad un anno dall'inizio delle prime manifestazioni ed interrogazioni sollevate sulla questione anche a livello cittadino, e che, anche attraverso una petizione sottoscritta da alcune migliaia di cittadini, hanno portato il Sindaco, e con lui l'assessore Ruggeri, Giunta, Consiglio e Amministrazione Comunale ad adottare e difendere con determinazione misure che oggi possiamo ben dire abbiano fatto scuola.
Il Decreto, inoltre, fa propri molti dei punti presenti nella proposta di legge che ho presentato con Avviso Pubblico lo scorso marzo alla Camera dei Deputati. Infatti, oltre alla misura della distanza dai siti sensibili, il testo prevede altri significative passaggi che iniziano a rispondere alle proposte avanzate in quel disegno di legge e oggi in discussione al Senato come Testo Unico:
 Il Sindaco potrà disporre per trenta giorni la chiusura o la limitazione dell'orario di apertura e chiusura degli esercizi commerciali, dei locali o dei punti di offerta dei giochi nelle aree comunali interessate da fenomeni di ludopatia.
 Il Prefetto può disporre a determinate condizioni l'impignorabilità dei beni del soggetto affetto da gioco d'azzardo patologico per il tempo necessario alla conclusione del giudizio cui lo stesso sia sottoposto in relazione alla sua dipendenza.
 L'Autorità sulle Comunicazioni verifica possibili soluzioni tecniche atte a precludere l'accesso telematico a prodotti da gioco da parte di minori.
 In altro articolo, infine, aggiorna i livelli essenziali di assistenza (LEA) includendo cura e riabilitazione delle persone affette da dipendenza da gioco d'azzardo patologico.»
Il consigliere manifesta alcune preoccupazioni: «La predisposizione del testo, che affronta nel complesso una profonda riorganizzazione del Sistema Sanitario, e il mantenimento di queste come di altre norme è stata dovuta anche alla determinazione avuta dal Ministro in queste ultime settimane. Temo, tuttavia,che in sede di approvazione ed adozione si faranno sentire le forti pressioni da parte dei molti soggetti che dal gioco d'azzardo traggono profitto. Proprio in questo momento, quindi, deve essere alta l'attenzione e rimangono perciò confermate le iniziative in programma anche a livello cittadino.
Queste misure, una volta approvate, necessitano poi di applicazione.
Di qui, a livello locale, la preoccupazione che ho registrato da parte di molti cittadini rispetto alle autorizzazioni ed alle situazioni ancora sub judice di alcune sale scommesse in città (San Felice, San Lazzaro, IV Novembre, Corso Padova): ritengo che i TAR dovranno tener conto nei prossimi giudizi delle nuove indicazioni ministeriali, a partire dalla prossima sentenza attesa per il mese di settembre relativa alla sala scommesse di San Felice.
Più in generale, deve essere ben chiarito quanto si riferisce al potere del Sindaco, in particolare per quanto riguarda i criteri per definire le "aree comunali interessate da fenomeni di ludopatia".
Infine, e soprattutto, si tratta di capire bene la copertura finanziaria rispetto agli interventi sulla ludopatia: non vorrei che si venissero a scaricare su Regioni, Comuni e ULSS i costi per prevenzione e cure per i quali questi enti non introitano nulla, mentre dall'altra parte proprio lo Stato, che è promotore delle attività di scommesse, da esse ricava miliardi di euro all'anno attraverso i Monopoli.
Questo passaggio del Governo è da interpretarsi, quindi, come il riconoscimento di un problema sollevato dai cittadini, un primo positivo segnale di attenzione ed un positivo punto di partenza per una riflessione generale sulla questione ed azioni ad essa conseguenti. Che devono trovare in strumenti normativi più precisi la risposta ad una questione che non è di sole norme, ma costituisce la spia di un fenomeno culturale, sociale ed economico che sta incidendo in modo molto serio sulle persone e nelle relazioni sociali».
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