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Coletti (L'Altro Veneto): fermare l’Italicum, regime pericolosamente autoritario

Di Citizen Writers Martedi 28 Aprile 2015 alle 21:34 | 0 commenti

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Laura Di Lucia Coletti, candidata alla Presidenza della Regione Veneto per L'Altro Veneto - Ora Possiamo!

Alla fine, dopo varie conferme e altrettante smentite, il governo Renzi ha deciso di porre la fiducia sulla legge elettorale. Una vergogna. Qualcosa di intollerabile in un paese democratico. Una richiesta degna di un regime pericolosamente autoritario.

Quello che sta succedendo in Parlamento in questi minuti è di una gravità estrema. Il governo Renzi sta tentando di cancellare definitivamente la Costituzione imponendo una legge elettorale infame, che favorisce una minoranza di oligarchi. Non c'è nulla di normale nel porre la fiducia su una legge, come quella elettorale, che dovrebbe fissare le regole democratiche di una nazione. È successo con la legge Acerbo e sappiamo com’é andata a finire. Questa proposta introduce una distorsione inaccettabile del responso elettorale.
Domenico Gallo, magistrato e giudice presso la Corte di Cassazione, ricorda queste parole di Togliatti, pronunciate alla Camera nella discussione in corso sulla Legge Truffa, l'8 dicembre 1952: “Fra le questioni costituzionali non v’è n’è una tanto vitale per l’ordinamento delle garanzie pubbliche e che tocchi tanto da vicino la vita politica di tutto il popolo quanto la legge elettorale”.  Del resto già duecento anni fa Gian Domenico Romagnosi aveva scritto che: “la teoria delle elezioni altro non è che la teoria della esistenza politica della Costituzione – e quindi che – è manifesto essere la materia delle elezioni l'oggetto più geloso che l'ordinamento dello Stato deve statuire”. Con parole più moderne potremmo dire che il sistema elettorale produce la “Costituzione materiale”, cioè determina l'ordinamento costituzionale vivente.
L'Italicum nella sua impostazione si muove lungo i binari del Porcellum, ma il risultato è fortemente peggiorativo. Infatti laddove il Porcellum mirava ad imporre una sorta di bipolarismo forzato, l'Italicum tende ad imporre un bipartitismo forzato, ovvero a creare una maggioranza artificiale nelle mani di un unico partito.
In queste ore decisive facciamo appello a tutti quei deputati che ancora si richiamano alla Costituzione: fermate questo scempio, votate contro il governo, non date la fiducia a un governo sempre più arrogante, autoritario e oligarchico. Non assumetevi questa terribile responsabilità che comprometterà la nostra Democrazia.
È grave che tutto questo accada per scelta della maggioranza del Partito Democratico, minoranza in Parlamento e nel Paese, la quale, mediante i meccanismi della disciplina interna di partito, e con la minaccia dello scioglimento delle Camere, pretende di imporre la propria volontà al fine di smantellare l’architettura democratica della nostra Costituzione, costruita sull’amplissimo consenso di tutte le forze antifasciste, attente ai diritti e alle libertà. Ed è ancor più grave che tutto ciò venga compiuto approfittando dei numerosi parlamentari dichiarati illegittimi dalla sentenza  n. 1 del 2014 della Corte Costituzionale, ma mantenuti arbitrariamente nelle loro funzioni al fine, non consentito ad un Parlamento delegittimato, di rivedere la forma di governo e la forma di Stato, previste dalla Costituzione.
Chiediamo perciò a tutti i parlamentari di ritrovare la propria dignità e la forza di rappresentare davvero la nazione senza vincolo di mandato, come la Costituzione loro garantisce ed impone
“Fermare l’Italicum”: è questo l’appello che la nostra lista L’ALTRO VENETO. ORA POSSIAMO! rivolge a tutti i parlamentari, in particolare ai parlamentari del Veneto e a tutte quelle forze politiche che, sia a livello nazionale che locale, alleandosi a questo PD, fautore di questo “mostro”, si stanno rendendo complici di un attacco sostanziale alla rappresentanza democratica nel nostro Paese.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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