Coldiretti Vicenza su Imu terreni agricoli, Valdastico Nord, Nuova Valsugana
Sabato 24 Gennaio 2015 alle 19:49 | 0 commenti
Coldiretti Vicenza - “La decisione del Governo di rivedere anche per il 2014 i criteri individuati per la delimitazione dei terreni agricoli con l’esenzione per tutti nei Comuni montani ed a favore dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali, o a chi a loro affitta, in quelli parzialmente montani è una scelta saggia. Un segno d’attenzione nei confronti di chi lavora la terra e, in particolare, in territori difficili da coltivare, svolge anche un importante ruolo di salvaguardia, presidio e manutenzioneâ€. Con queste parole il presidente provinciale di Coldiretti Vicenza, Martino Cerantola, commentare positivamente l’esito del Consiglio dei Ministri straordinario sull’Imu agricola montana che, con il lavoro del Ministro per le Politiche agricole Maurizio Martina e su proposta del premier Matteo Renzi, ha fissato nuovi criteri per il pagamento con esenzione totale per 3456 Comuni (prima erano 1498) e parziale per 655.
“Un risultato importante, ottenuto grazie ad un interessamento e dialogo costante che Coldiretti ha condotto con il ministro Martina – sottolinea il presidente Martino Cerantola – a dimostrazione della grande sensibilità nei confronti di quanti vivono e lavorano nelle aree di montagna, dove svolgono un  ruolo di presidio del territorio insostituibile per l’intera collettività â€. Il testo prevede che a decorrere dall’anno in corso l`esenzione dall’Imu si applica:
-        ai terreni agricoli, nonché a quelli non coltivati, ubicati nei Comuni classificati come totalmente montani, come riportato dall`elenco dei Comuni italiani predisposto dall`Istat;
-        ai terreni agricoli, nonché a quelli non coltivati, posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali, di cui all`articolo 1 del decreto legislativo del 29 marzo 2004 n. 99,  iscritti nella previdenza agricola, ubicati nei Comuni classificati come parzialmente montani, come riportato dall`elenco dei Comuni italiani predisposto dall`Istat.
Tali criteri si applicano anche all’anno di imposta 2014.
Valdastico Nord o Nuova Valsugana? Per Coldiretti Vicenza si tratta di due infrastrutture di analoga valenza, pertanto appare del tutto inopportuno realizzarle entrambe, continuando a sottrarre territorio all’agricoltura, tanto più dopo la realizzazione della Strada Pedemontana Veneta, incrementando in maniera esponenziale il rischio di dissesto idrogeologico. “Dobbiamo decidere quale delle due arterie realizzare ed evidentemente la scelta deve essere fatta preferendo quella che comporta il minor impatto per il territorio ed il rispetto per l’ambiente. Mentre assistiamo periodicamente alla natura che si ribella, presentando il conto all’uomo attraverso grandinate, alluvioni e terremoti – sottolinea il presidente provinciale di Coldiretti Vicenza, Martino Cerantola – non si può pensare di sottrarre ancora terreno per costruire infrastrutture inutili, senza prendere in considerazione l’opportunità di eseguire lavori di ampliamento o valorizzazione della rete viaria esistenteâ€. Tra le priorità , invece, vi è la risoluzione della congestione di traffico nel tratto di Carpanè, questione che si trascina da anni senza che alcuno l’abbia mai affrontata e risolta. “È fondamentale attivare un tavolo di dialogo tra Regione Veneto ed Amministrazioni locali – prosegue il presidente Martino Cerantola – in cui anche le Categorie economiche facciano sentire la propria voce in modo chiaro, autorevole e pragmatico. Dal confronto emergeranno elementi sicuramente utili per dar seguito ad un progetto coscienzioso e rispettoso dell’ambiente, delle comunità locali e dei lavoratoriâ€. Analogamente occorrerà promuovere una riflessione sulle infrastrutture che esigono un’attenta manutenzione, che non può essere frutto di interventi spot, ma deve essere programmata e badgettizzata. “La realizzazione delle opere in molti casi è determinante per lo sviluppo del territorio – conclude il presidente Martino Cerantola – ma occorre pensare anche alla qualità della conservazione delle nostre strade, che da anni rappresenta uno dei punti dolenti e sul quale occorre porre rimedio in tempi breviâ€.
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