Coldiretti su taglio Imu: risparmio di oltre 3 milioni di euro per l'Agricoltura vicentina
Giovedi 29 Agosto 2013 alle 14:52 | 0 commenti
Coldiretti Vicenza - Ammonta ad oltre 3milioni di euro il mancato introito per lo Stato derivante dall’abolizione dell’Imu agricola nel solo territorio provinciale vicentino. Una notizia, quella giunta nel tardo pomeriggio di mercoledì, che ha fatto esultare Coldiretti, che finalmente vede riconosciuto l’impegno di quanti possiedono la terra per lavorarla.
Soddisfatto il presidente provinciale Martino Cerantola: “quella assunta dal Consiglio dei ministri è una scelta responsabile, che riconosce il ruolo ambientale, sociale e culturale della nostra agricoltura, che contribuisce a produrre quei beni comuni che il mercato non remunera. Resta ora il nodo da sciogliere rispetto all’individuazione di quanti, diversamente dai nostri soci, utilizzano la terra a fini speculativi e non per produrre cibo: si tratta di un tema delicato, ma che deve essere affrontato per fare definitivamente chiarezza e restituire ai lavoratori che si assumono il rischio d’impresa e ci mettono la faccia, garantendo ai cittadini eccellenze che altrimenti andrebbero perdute, i dovuti riconoscimentiâ€. La decisione del Governo sull’Imu agricola avrebbe comportato a livello nazionale un insostenibile onere di circa 700milioni di euro alle imprese agricole per il 2013. Il Governo, nonostante le oggettive difficoltà che vive il Paese, ha mantenuto l’impegno preso dal ministro alle Politiche agricole Nunzia De Girolamo nel patto per l’agricoltura sottoscritto davanti ai 15mila agricoltori alla recente Assemblea nazionale Coldiretti lo scorso luglio, dimostrando di credere nell’agricoltura quale perno per una nuova stagione di crescita sostenibile del Paese. “Resta ora un ultimo importante intervento che il Governo dovrà affrontare – conclude il presidente Martino Cerantola – lo snellimento delle procedure, ossia l’eliminazione della cattiva burocrazia, che appesantisce il sistema ed affligge il mondo del lavoro, senza garantire effettivi benefici. Le forze vanno invece concentrare nella lotta al falso made in Italy, che mette in ginocchio l’economia dei territori, ci sottrae le nostre eccellenze e, quindi, contribuisce a favorire lo scippo dell’identità locale e nazionaleâ€.
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