Coldiretti porta all’Expo di Milano i "biancorossi" e incontra i candidati
Domenica 17 Maggio 2015 alle 15:38 | 0 commenti
Le note di Coldiretti Vicenza su Expo e elezioni regionali
Vicenza ha fatto centro all’Expo. Ed a conquistare il podio sono state le tipicità , il frutto del lavoro che il mondo agricolo quotidianamente svolge, con passione e dedizione, senza arrendersi alle avversità ed alla burocrazia disincentivante.La visita di sabato 16 maggio della delegazione vicentina all’Esposizione universale a Milano, infatti, è stata partecipata, coinvolgente e sotto il segno della capacità di Coldiretti Vicenza di fare squadra. “La risposta dei produttori è stata straordinaria – spiega il presidente provinciale di Coldiretti Vicenza, Martino Cerantola – ed anche la loro capacità di lavorare assieme ai colleghi e riconoscendo il ruolo di Coldiretti di associazione di categoria in grado di fare opinione e trasmettere un forte messaggio al consumatore ed al mondo politico-istituzionaleâ€. Emozionante e pieno di vitalità il momento di confronto dei Consorzi di tutela, riuniti grazie a Coldiretti per l’occasione, con i giovani studenti dell’Alberghiero di Recoaro Terme. Al padiglione di Coldiretti, “No farmers, no partyâ€, fin dai primi momenti si è respirato vicentino, con la degustazione dei formaggi tipici, in diverse stagionature, grazie alla collaborazione con Latterie Vicentine, e l’abbinamento ai vini del territorio.
I protagonisti della giornata. Ad accendere le luci dello spettacolo di tipicità beriche sono state le eccellenze dell’agroalimentare: l'Asparago bianco di Bassano Dop con il Consorzio di tutela, la Ciliegia di Marostica Igp con il Consorzio di Tutela, l'Asiago Dop nelle sue diverse stagionature, con il Consorzio di tutela e Latterie Vicentine, i vini della zona Lessini Durello, Tai Colli berici, Recioto di Gambellara con la collaborazione delle Cantine Collis e Colli Vicentini. Ed ancora: la polenta di Mais Marano con il Consorzio, la grappa vicentina ed il simpatico aperitivo B-Happy della Distilleria Brunello con le sedute “spiriticheâ€, le confetture di ciliegia di Marostica Igp dell'azienda Rivagranda e le confetture di fichi di Corradin di Bonora Alessandra, la particolarità del miele allo zafferano il Lekkerle di Malgasiago di Gnesotto Massimiliano, la sopressa dei Tre Archi ed alcune sorprese legate alle erbe ed ai profumi di montagna.
L’incontro con gli studenti dell’Alberghiero di Recoaro Terme. “I giovani sono la nostra linfa – aggiunge il presidente Martino Cerantola – perciò abbiamo pensato di promuovere un momento formativo con i Consorzi di tutela, per trasmettere l’importanza dei marchi e veicolare il messaggio forte che le tipicità rappresentano un volano per i territori complessivamente intesiâ€. Nel corso dell’incontro è stato proiettato l’evocativo documentario “Capindo la Lateâ€, dedicato all’Altopiano dei Sette Comuni ed al suo patrimonio di biodiversità , con una serie di percorsi tematici ed approfondimenti sul tema dell’alimentazione e delle eccellenze del territorio.
Il pranzo e la cena del Team green degli chef di Campagna Amica. Sette esperti di tradizione nel piatto, il Team green degli chef di Campagna Amica, guidati dal presidente regionale di Terranostra, Diego Scaramuzza, convertito all'agriturismo dopo una carriera in un ristorante stellato di Venezia, hanno proposto i pasti a km zero. Nel menù vicentino: salumi tipici, risotto all’Asparago Bianco di Bassano Dop, una fantasia di formaggio Asiago Dop con lo straordinario miele allo zafferano e, per finire in dolcezza, la crostata di ciliegia di Marostica Igp. Naturalmente il tutto in abbinamento con i migliori vini del territorio (Spumante Lessini Doc Brut, Sauvignon Colli Berici Doc, Barbarano Doc Colli Berici e Spumante recioto Gambellara Doc) e con la grappa vicentina.
Un’ora da casaro. Latterie Vicentine, nel pomeriggio di ieri, ha messo in scena lo straordinario evento “Un’ora da casaroâ€. Supportati da veri casari, tredici visitatori hanno realizzato una caciottina ciascuno, che poi è stata offerta ai presenti. Un cooking show entusiasmante, che ha portato fantasia e passione nel roof garden di Coldiretti.
L’appuntamento “con gli spiritiâ€. Non meno curioso il laboratorio sensoriale ideato dalla Distilleria Brunello di Montegalda, che ha proposto l’appuntamento con gli “spiritiâ€. I visitatori, bendati per l’occasione, hanno scoperto profumi e sentimento che stanno dietro alle grappe vicentine ed ai distillati che racchiudono poesia e note di contemplazione prima sconosciuti ai più. Un percorso che ha incantato e sorpreso, avvicinando molti ad un mondo nuovo ed antico insieme.
Coldiretti stimola il lavoro di squadra tra i Consorzi. È stato ufficialmente sancito con la visita all’Expo promossa da Coldiretti Vicenza, il nuovo accordo che unisce i Consorzi di tutela del Formaggio Asiago Dop, Asparago Bianco di Bassano Dop, Vini Breganze Doc, Ciliegia di Marostica Igp, Vini Colli Berici e Vicenza Doc, Sopressa Vicentina Dop e Vini Gambellara Doc in un percorso comune di promozione e valorizzazione dei prodotti tipici vicentini. Un sodalizio dai numeri importanti: oltre 9.500 addetti nell’intera filiera produttiva, 510 aziende trasformatrici associate, più di 130 milioni di fatturato, oltre 5.200.000 di bottiglie a Doc prodotte e 24.000 tonnellate di prodotti Dop/Doc/Igp. “Un lavoro di squadra importante – conclude il presidente Martino Cerantola – che fa chiaramente trasparire le sinergie che Coldiretti sa mettere in atto, stimolando il dialogo tra soggetti che, tradizionalmente, non hanno opportunità di confrontarsi. E tutto ciò per la salvaguardia del made in Italy e delle nostre tipicità , quindi per favorire la redditività delle imprese agricole, troppo spesso discriminate da una filiera che non ricompensa adeguatamente il lavoro di chi produceâ€.
L’appuntamento con l’Albero della vita. La giornata vicentina all’Expo di Milano si è conclusa con il momento topico dello spettacolo delle luci dell’Albero della vita, intorno alla 21. Ed è stato rinnovato l’appuntamento milanese per Vicenza nella settimana successiva al Ferragosto, dal 17 al 24 agosto.
Apertura al dialogo, confronto sui temi prioritari per l’Agricoltura vicentina e veneta e, soprattutto, tempi certi sull’assunzione degli impegni. Sono queste le parole chiave che stanno alla base dell’incontro con i candidati al Consiglio regionale del Veneto che Coldiretti Vicenza ha promosso per martedì 19 maggio alle ore 20.30 nella sede provinciale di Via Zamebhof n. 697 a Vicenza. “Un momento di confronto sui temi a noi più cari – spiega il presidente provinciale di Coldiretti Vicenza, Martino Cerantola – ma anche su questioni precise che da tempo sono al vaglio del governo regionale e sulle quali Coldiretti intende porre alla politica tempi certi e non rinviabiliâ€. Con questo spirito verrà presentato ai papabili consiglieri regionali il programma politico “L’Agricoltura veneta al centro dell’Europa†e sarà loro chiesto di condividerne contenuti e finalità . Cento giorni di tempo per portare a termine una serie di progetti giacenti da molto sui tavoli della burocrazia regionale. “Chiederemo ai candidati di contribuire – sottolinea il presidente Martino Cerantola – ad affrontare alcune questioni avviate nella scorsa legislatura, perfezionandole entro 100 giorni dell’insediamento. Ci riferiamo alla piena operatività della legge regionale “Banca della terra Venetaâ€, alla definitiva applicazione della sussidiarietà in agricoltura attraverso il ruolo strategico dei Centri di assistenza agricola, alla definizione del nuovo strumento della consulenza per le aziende agricole previsto dal Psr 2014-2020 del Veneto che va esteso ai CAA ed alla riforma della normativa sulla cooperazione nella Regione del Venetoâ€. Sette i punti d’impegno che Coldiretti Vicenza ha deciso di sottoporre ai candidati al Consiglio del Veneto:
Va favorito l’accesso ai mercati nazionali e esteri attraverso i Poli di coordinamento tecnico-scientifico. Serve una riorganizzazione delle strutture pubbliche afferenti al settore primario, per indirizzare gli operatori verso una ristrutturazione delle filiere agroalimentari e dei centri di aggregazione dell’offerta. Obiettivo da conseguire per i comparti dell’ortofrutta, dei seminativi e delle colture industriali, della vitivinicoltura, della zootecnia da latte e carne, nonché degli altri comparti agricoli regionali entro dicembre 2015.
Vanno sviluppate le politiche del “Kmzero†favorendo un percorso di sviluppo per valorizzare l’identità e la sostenibilità delle produzioni locali, modificando gli atti amministrativi regionali per consentire maggiori “spazi†nell’utilizzo di prodotti territorio nella Gdo, nei mercati in area pubblica e nelle forniture ai servizi di ristorazione pubblica (asili, scuole e ospedali). Obiettivo da conseguire entro ottobre 2015.
Va prevista un’applicazione progressiva e responsabile delle norme a carattere ambientale che tenga
conto dei reali impatti dell’agricoltura. Nel caso Direttiva Nitrati va rivista la zonizzazione. Obiettivo da conseguire entro ottobre 2015.
In tema di tutela del territorio agricolo e materia urbanistica, va rivista la normativa di riferimento per stabilire lo stop alle innumerevoli deroghe al limite di Superficie agricola utilizzata trasformabile e per introdurre semplificazioni procedurali all’edificabilità in zona agricola, visto e considerato che essa è riservata agli imprenditori agricoli professionali. Obiettivo da conseguire entro novembre 2015.
La sicurezza alimentare costituisce un prerequisito fondamentale e valorizzante. Gli operatori sono spesso, e discrezionalmente, gravati da adempimenti non sempre sostanziali che non prevedono una
proporzionalità economica degli interventi, cosa che, invece, in Europa, viene considerata. Vanno preventivamente individuati solo gli adempimenti inderogabili, in un quadro semplificato e sostenibile dal punto di vista economico, attraverso un “testo unico†per la produzione primaria e le attività ad essa connesse. Entro ottobre 2015.
Sostegno, anche finanziario, alla diffusione di una cultura della legalità in materia di lotta alla contraffazione nel settore agroalimentare che, come associazione, perseguiamo attraverso l’Osservatorio nazionale sulla criminalità in Agricoltura e sul Sistema agroalimentare. Entro dicembre 2015.
Previsione di sistemi di controllo della fauna selvatica adeguati, al fine di prevenire i danni alle coltivazioni ed agli allevamenti. Una corretta gestione venatoria è in grado di bilanciare gli interessi dell’agricoltura con quelli più generali legati alla conservazione della fauna. Senza questo bilanciamento, è dimostrabile la perdita di biodiversità legata all’abbandono delle colture negli ambiti seminaturali. Inoltre, vanno assicurati meccanismi efficaci per indennizzare gli agricoltori. Entro dicembre 2015.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.