Cisl Vicenza a congresso, Refosco: «Nuova fase per il Vicentino, al centro i lavoratori»
Venerdi 1 Febbraio 2013 alle 17:08 | 0 commenti
Cisl Vicenza - «Superata quella del primo forte impatto della crisi, si apra ora una nuova fase: occorre lavorare a una proposta di rilancio condivisa per il territorio vicentino, e porre insieme le basi per una ricostruzione economica e sociale»: è la proposta - una vera "call for action", una "chiamata all'azione" - di Gianfranco Refosco, segretario della Cisl di Vicenza.
Il sindacato, la maggiore realtà associativa oggi presente nella provincia, ha visto partire in queste settimane i suoi congressi di categoria, seguiti alle assemblee nei luoghi di lavoro, pubblici e privati. Da qui a fine mese tutte le categorie si riuniranno per le loro assemblee congressuali, fino a giungere a quella del 27 e 28 febbraio (in Fiera di Vicenza) che vedrà la designazione dei componenti del nuovo consiglio generale, da cui uscirà eletto il segretario alla guida della Cisl vicentina per i prossimi quattro anni, e dei delegati al congresso regionale del prossimo aprile.
«Il tema centrale della discussione congressuale non può che partire dalla situazione di crisi che anche il nostro territorio sta vivendo in questi ultimi anni - evidenzia Refosco - e dalla progressiva consistente perdita di posti di lavoro». Hanno toccato quota 3500, infatti, gli ulteriori disoccupati nella provincia di Vicenza registrati nel periodo ottobre 2011-settembre 2012.
Il percorso congressuale sarà come sempre occasione di bilancio dell'attività svolta dal sindacato in questi anni di mandato e di rielezione di tutte le cariche. Ma sarà anche l'occasione per lanciare una proposta forte al territorio per costruire insieme agli altri attori - economici, politici e istituzionali, sociali - il superamento della crisi: un patto nuovo in cui ciascuno dei soggetti, questo chiede la Cisl, possa mettere a disposizione il proprio contributo di idee e risorse per far ripartire l'occupazione e l'economia.
Non c'è settore che oggi si stia salvando dalla crisi. Forti perdite a partire dal manifatturiero, dal settore dell'edilizia e delle costruzioni, ma anche nel welfare e in particolare nei servizi sociosanitari - settori la cui riorganizzazione è al centro di una discussione che non fa intravedere un vero pensiero strategico -, come pure nel commercio, che diversamente da prima vede oggi arrestate le assunzioni oltre che i consumi.
Ma il nodo principale, una delle vie d'uscita dalla crisi, è ridare "Valore al lavoro". Ed è proprio questo lo slogan scelto per il prossimo congresso dalla Cisl di Vicenza: «Nel Paese si è purtroppo cominciato a parlare di lavoro solo quando questo è iniziato a mancare o è stato messo in discussione - rimarca il segretario -. È tempo di ridare ruolo ai lavoratori nelle imprese e di superare l'ormai vecchia idea che vede le relazioni sindacali incardinate, e cristallizzate, intorno a una visione antagonista del lavoro. Bisogna costruire percorsi che facciano stare insieme capitale e lavoro e favoriscano, appunto, la partecipazione dei lavoratori: anche perché, come dimostrano i dati, sono le aziende che hanno fatto propria la cultura partecipativa a reggere meglio alla difficile congiuntura economica».
Oggi la Cisl di Vicenza è un'organizzazione diffusa, con 66.474 iscritti e 17 categorie, presente con 900 rappresentanti sindacali espessi da 3000 imprese private e con 550 delegati da 350 enti pubblici, comprese le scuole; al sindacato dei pensionati aderiscono 30.715 uomini e donne. Un soggetto vivo e vivace che, da antenna attenta del territorio, ha la possibilità di leggere dal basso la situazione sociale ed economica, e oggi dichiara tutta la propria volontà a mettere tale patrimonio a servizio del Vicentino.
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