Circolo Gramsci del PRC di Vicenza aderisce a sciopero generale del 14 novembre
Venerdi 9 Novembre 2012 alle 11:08 | 0 commenti
Claudia Rancati, Circolo Gramsci del PRC di Vicenza - Il Circolo Gramsci del PRC di Vicenza aderisce alla giornata di sciopero generale prevista per Mercoledì 14 novembre. La giornata di protesta vedrà manifestazioni in tutta Europa ed in Italia può rappresentare un importante segnale perché vede la convergenza sulla stessa data sia dei lavoratori di tutte le categorie che degli studenti, ed oltre a ciò la convergenza sia della Cgil che dei sindacati di base (seppur su piattaforme diverse).
Ciò che unisce in questa fase è la necessità di contrastare i tagli dei governi, che nel nostro Paese ad opera del governo Monti-Napolitano stanno comportando un sempre più pesante arretramento sul piano dei diritti dei lavoratori ed uno stravolgimento della stessa natura dello stato sociale come stabilito della Carta costituzionale, con un aumento notevole della pressione sulle condizioni di vita e di lavoro dei ceti più deboli della società .
Dopo l'inserimento dell'obbligo del pareggio di bilancio in Costituzione, la controriforma delle pensioni e la manomissione dell'art.18 dello Statuto dei diritti dei lavoratori, è ora la volta della legge di stabilità e non sembra esserci limite alla politica dei tagli, richiesti dal Fondo monetario internazionale, dalla Banca Centrale Europea e dalla Unione europea.
In particolare, dal mondo della scuola italiana sta provenendo in queste settimane un vero e proprio urlo di protesta a fronte dei pesantissimi ed oltraggiosi provvedimenti che comporterebbero solo dequalificazione del servizio e negazione del diritto all'istruzione.
Ma è un dato di fatto che le cosiddette "riforme strutturali" che l'attuale governo sta portando avanti con l'appoggio sia del centrodestra che del centrosinistra, comporteranno uno stravolgimento di tutto il sistema dei servizi pubblici, dalla sanità , alla previdenza, ai trasporti e conseguentemente un ulteriore impoverimento della maggioranza della popolazione del nostro Paese ed un arretramento sul piano democratico.
Queste politiche non offrono nessuna prospettiva di fuoriuscita dalla crisi ma solo un aumento dei privilegi ed accoglimento delle richieste dei cosiddetti poteri forti. Perciò noi riteniamo sia fondamentale impegnarci affinché cresca l'opposizione dal basso a queste politiche e per far ciò invitiamo a scioperare il 14 novembre ed a lottare unitariamente per portare in ogni piazza i contenuti emersi sabato 27 ottobre a Roma alla riuscitissima manifestazione del "No Monti day" che ha visto la partecipazione di 150mila (lavoratori e giovani) protagonisti e consapevoli della necessità di una alternativa.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.