Quotidiano | Categorie: Interviste, Immigrazione, Diritti umani

Ciò boi!, i libici di Vicenza disperati ma in piedi: tutti insieme

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Venerdi 20 Aprile 2012 alle 18:51 | 0 commenti

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In viale Ferrarin 30 a fianco del liceo Quadri e di fronte alla residenza dei Paolini, dove sono ospitati per 45 euro al giorno dati dal governo italiano su fondi europei, gli immigrati rifugiati dalla Libia hanno manifestato per far conoscere la grave situazione che stanno vivendo a Vicenza al grido "Ciò boi!", che nella loro lingua vuol dire "Stiamo in piedi insieme". Un grido lanciato da Moustapha Wagne del direttivo del Comitato immigrati in Italia e da Titus Glover del Coordinamento migranti di Vicenza federato Cub (qui la photo gallery a cura di Marina Mozzato).

In rappresentanza del Cub c'era Riccardo Bocchese. Raccontare cosa significava la risposta "Iè!" (Sì!) al grido Ciò boi! lo lasciamo alle parole e alla immagini dell'intervista a Titus re del "discorso" di Moustapha ma alcune considerazioni le anticipiamo sintetizzandole: «non possono mai mangiare il cibo del loro paese e questo porta alla depressione: due di loro sono già diventati "matti"»; «si alzano alle 8,30 e per tutto il giorno non hanno nulla da fare che li faccia sentire utili»; «a Verona, che pure è in Italia e a soli 30 minuti di distanza i rifugiati possono lavorare e sentirsi utili, quì no. Perchè?»; ricevono 20 euro a settimana ma se non vanno, anche per malattia, alle lezioni di italiano o alle attività programmate perdono 2,5 euro al giorno»; «in questi giorni in cui c'è il Festival biblico neanche possono rimanere nel centro dei Paolini»; «se entro due settimane il sindaco e l'amministrazione non prenderanno in considerazione la loro situazione per migliorarla le loro urla di "ciò boi!" terranno svegli i vicentini, pacificamente ma con determinazione!»


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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