Quotidiano | Categorie: Politica

Cinquanta soldati siriani decapitati dall'ISIS: il video di questa atrocità. Una delle tante del genere umano

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Domenica 31 Agosto 2014 alle 01:19 | 0 commenti

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Sono giorni che si parla di decapitazioni da parte del'ISIS ma sui media tradizionali ci si ferma alle descrizioni e si evita di mostrare le immagini che sono presenti sul web. Ci siamo interrogati se se sia giusto parlare e non mostrare al nostro pubblico che pure si presuppone adulto alcune di queste immagini, visto che immagini altrettanto atroci, pensateci, le abbiamo viste ovunque.

Quanti sono, ad esempio, i bambini africani o, ultimamente, palestinesi che ci sono stati esibiti da morti e con corpi straziati nelle mille guerre in corso che, lo ha documenatto L'Espresso, non riguardano totalmente solo 11 nazioni tra tutte quelle che fanno parte di questa Terra disumana?

Non mostrare i corpi dei 6 sei milioni di ebrei uccisi nella seconda guerra mondiale avrebbe aiutato a prendere coscienza di quanto l'uomo sappia essere crudele con la sua stessa specie?

Non è giusto non mostrare, abbiamo deciso, perchè è sbagliato nascondere e, quindi, vi sottoponiamo col massimo della prudenza legata alle avvertenze che vi faremo un video postato su liveleak.com e che si riferisce a 50 "Soldiers Beheaded And Their Heads Put On Pole" (50 soldati, decapitati e con le teste infisse su aste). I soldati per la cronaca sono siriani.

Ovviamente il video per i suoi contenuti non va visto da minorenni e da persone particolarmente sensibili, quindi esclude automaticamente e consapevolmente di rientrare in queste categorie chi clicca qui per vedere il documento.

Fare commenti è francamente difficile e va oltre la volontà di documentare quì alcune delle atrocità in corso per cui ci limitiamo a riportare una parte del testo con cui Vincenzo Mannello ci ha segnalato questo documento: «La guerra è sempre una schifezza assoluta, piena di nefandezze. Queste però le battono tutte, almeno in tempi moderni. Anche i carnefici accampano motivi di odio e vendetta contro i propri nemici. Che, si badi bene, ad oggi sono soprattutto altri musulmani. In Europa, ieri l'altro, abbiamo avuto la Bosnia con Sarajevo e Srebrenica, non dimentichiamolo. Oggi l'Ucraina....e Tripoli, Damasco e Baghdad non sono troppo lontane... Non possiamo sbagliare ancora!».

Fonte liveleek.com

Leggi tutti gli articoli su: Vincenzo Mannello, ISIS, decapitazioni, liveleak.com

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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