Ciclabili, Ferrarin di M5S: nel tratto Ponti di Debba mettere in sicurezza la R. Casarotto
Venerdi 15 Agosto 2014 alle 09:51 | 0 commenti
Ferrarin Daniele, Portavoce Consigliere Comunale M5S Vicenza - La bicicletta rappresenta anche a Vicenza un mezzo di trasporto utilizzato da un numero sempre maggiore di persone. Il trend positivo è costante, nella rilevazioni degli studi dei flussi di traffico degli ultimi dieci anni. Il M5S da sempre è impegnato a favorire e promuovere un elevato grado di mobilità ciclistica e pedonale, alternativa all'uso dei veicoli a motore,nelle aree urbane.
Tutti possono contribuire a migliorare la qualità della vita e la qualità dell'aria della nostra città . Il sistema più semplice è quello di scegliere, per ogni nostro spostamento, il mezzo di trasporto più sostenibile possibile. Non è quindi sufficiente augurarsi che Vicenza diventi una città migliore, bisogna che tutti noi cittadini ci impegniamo di più in questo senso. Quella della qualità della vita è una partita in cui siamo tutti giocatori. Siamo noi che dobbiamo darci da fare. L'interrogazione ha lo scopo di verificare le condizioni di sicurezza di tutta la rete ciclabile cittadina e, se necessario, sostenere e indirizzare investimenti maggiori per il suo miglioramento, messa in sicurezza ed estensione. Abbiamo portato l'esempio della Pista ciclabile R. Casarotto nel tratto Ponti di Debba, dove persiste un'interruzione pericolosa per i cicloturisti, nonostante varie segnalazioni di associazioni e cittadini della zona trasmesse all'Amministrazione negli ultimi anni, senza avere alcun riscontro.
Consiglio Comunale
Movimento Cinque Stelle Vicenza
Al Sig. Sindaco
Al Sig. Assessore delegato
Al Sig. Presidente del Consiglio Comunale
INTERROGAZIONE
Premesso che:
• Il M5S è impegnato a "favorire e promuovere un elevato grado di mobilità ciclistica e pedonale, alternativa all'uso dei veicoli a motore, nelle aree urbane e nei collegamenti con il territorio;
• il Decreto Ministeriale 30 novembre 1999 . 557 - Regolamento recante norme per la definizione delle caratteristiche tecniche delle piste ciclabile (G.U. n. 225, 26 settembre 2000, Serie Generale) indica le modalità e individua le linee guida per la progettazione di piste ciclabili e gli elementi di qualità delle diverse parti degli itinerari;
• l'art. 2) del D.M indica le finalità da considerare a livello di progettazione, il paragrafo b) dello stesso art. 2 cita testualmente: "puntare all'attrattività , alla continuità ed alla riconoscibilità dell'itinerario ciclabile, privilegiando i percorsi più brevi, diretti e sicuri secondo i risultati di indagini sull'origine e la destinazione
dell'utenza ciclistica";
• l'art.6) del D.M. e l' art. 3) punto 39 del Codice della strada definiscono senza dubbi il temine di pista ciclabile "Pista ciclabile: parte longitudinale della strada, opportunamente delimitata, riservata alla circolazione dei velocipedi"
• Con delibera di C.C n. 48 del 22.10.2012 il Comune di Vicenza ha approvato il Piano Urbano della Mobilità (P.U.M.) ai sensi dell'art. 22 della L. 340/2000;
• Il P.U.M. per la parte 1.2.5 - Percorsi ciclabili e ciclopedonali esistenti - cita testualmente "Le tipologie dei percorsi ciclopedonali e delle piste ciclabili esistenti sono molto diverse tra loro, con la conseguente difficoltà a leggerne la continuità e l'appartenenza ad una stessa rete".
• Il sottoscritto ha evidenziato in passato la criticità esistente, relativa alla "continuità " e alla segnaletica , nel tratto finale di pista ciclabile "R.Casarotto" di Longara - Ponti di Debba verso Longare e la richiesta di
riposizionamento del manufatto delimitatore della pista ciclabile nel ponte di Debba stesso;
• nessun intervento, ad oggi, è stato effettuato causando giornalmente difficoltà a cicloturisti che spesso trovano "continuità " proseguendo verso Casale
Tutto ciò premesso, il sottoscritto consigliere comunale
CHIEDE
1 . se tutta la rete ciclabile di Vicenza è conforme a quanto stabilito dal Codice della Strada e dal Decreto ministeriale indicato in premessa. In caso contrario come l' Amministrazione intende attivarsi, e in quali termini, per rendere a norma le ciclabili stesse, al fine di evitare eventuali contenziosi circa l'utilizzo "ciclabile" di sedi stradali e marciapiedi o aree pedonali;.
2. Quali provvedimenti siano stati messi in atto dall'Amministrazione Comunale per superare le criticità già riconosciute in sede di redazione del P.U.M, non solo nella zona sopra indicata ma nell' intera rete ciclabile
cittadina;
3. I tempi di intervento per dare una giusta "continuità " e segnaletica al tratto ciclabile sopra indicato;
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