Cicero, il consigliere a geometria variabile. Ed elettrica
Martedi 15 Luglio 2014 alle 14:07 | 0 commenti
Da VicenzaPiù n. 271 - Nato a Tripoli (Libia) nel 1961, Claudio Cicero inizia il suo impegno politico come Presidente del Comitato di Gestione Asilo Nido Ferrovieri per poi diventare Presidente del 7° Circolo Didattico e consigliere di Circoscrizione dal 1991. Sette anni più tardi viene eletto in consiglio comunale a Vicenza nelle file di Alleanza Nazionale durante il mandato del sindaco in quota Forza Italia Enrico Hüllweck.
Dal 2000 Cicero gestisce la delega assessorile alla Mobilità , a cui si aggiungono Trasporti e Infrastrutture Stradali, facendo scoprire alla città di Vicenza le rotatorie. Da allora soprannominato il "signore degli anelli", Cicero conclude la sua esperienza da assessore nel 2008 dopo aver preso parte attiva a fianco del sindaco Hüllweck alla vicenda della base americana all'ex aeroporto Dal Molin con corollari finali di polemiche anche amministrative. Scoperta la passione "civica", Cicero, dopo aver raccolto circa il 10% di consensi come candidato sindaco, siede inizialmente tra le opposizioni insieme ad un altro consigliere della sua lista nel primo mandato del sindaco di centrosinistra Achille Variati come capogruppo di "Cicero...Impegno a 360°". Torna ad occuparsi di mobilità dal 2010 come consigliere delegato proprio nella giunta dell'avversario Achille Variati. Due anni più tardi il calendario fascista appeso al suo ufficio gli costa, per lo meno ufficialmente, il ritiro della delega da parte del sindaco. Cicero torna a sedere da solo e con un consenso elettorale nettamente calato in sala Bernarda anche nel 2013 durante il secondo mandato di Achille Variati. Battibecchi continui con l'attuale assessore alla progettazione e sostenibilità urbana Antonio Dalla Pozza a parte, la recente attività politica di Claudio Cicero si è concentrata nella raccolta firme per l'abolizione della legge Merlin e sulla situazione dei nomadi a Vicenza.
Sul piano professionale, che si intreccia con le sue "caratteristiche" politiche, Claudio Cicero ha sempre vantato un connotazione tecnica con attitudini dichiarate all'inventiva e alle soluzioni pratiche in varie aziende, da quelle di macchine orafe alle ultime nel settore dei motori elettrici.
Ed è in quest'ambito che la sua storia, professionale e di politico, per sua dichiarazione (leggi qui) anche lobbista, si intreccia con la Microvett di Imola, che produceva motori elettrici per mezzi di trasporto e per cui Cicero ha lavorato subito dopo la perdita dell'incarico assessorile. La società con ex sede in Via Gambellara (segno del suo destino veneto?, ndr) è passata in pochi anni dalla leadership di settore e da premi prestigiosi a un recente fallimento dalla cui procedura è stata acquistata dalla Cima di Creazzo di cui Claudio Cicero è ora diventato Direttore generale. La Microvett è, già dai tempi della giunta Hüllweck, fornitrice a Vicenza di Veloce, Vicenza Logistic City Center S.r.l., "il primo Centro Eco-Logistico di Vicenza", che, come recita nel suo sito, è nato «per iniziativa del Comune e ha come obiettivo la distribuzione "intelligente" ed ecologica delle merci nell'area più densamente urbanizzata della città . Per dare operatività al progetto - denominato VELOCE - è stata costituita una società pubblico/privato che ha come ragione sociale "Vicenza Logistic City Center s.r.l.". Soci della società sono il Comune di Vicenza, con una quota maggioritaria del 55%, e le Associazioni di Categoria (Industriali, Apindustria, Artigiani, C.N.A. Commercianti) in rappresentanza del settore spedizionieri/corrieri e del settore commercio e servizi».
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