Cicero e il centro destra a Variati: "nasconde progetto Tav per vantaggi a proprietari di capannoni da abbattere? Di certo la Tav sta nascendo fuori dal Consiglio!"
Giovedi 4 Dicembre 2014 alle 15:22 | 0 commenti
Stamattina, giovedì 4 dicembre, presso la sala delle minoranze a Palazzo Trissino, i Consiglieri comunali Claudio Cicero dell'omonima lista, Roberto Cattaneo e Michele Dalla Negra di Forza Italia, Francesco Rucco di Idea Vicenza e Sabrina Bastianello della Lega Nord in una conferenza stampa hanno espresso le loro perplessità sul percorso consiliare accelerato e senza la preventivo produzione dei progetti dell'attraversamento di Vicenza che la Giunta col sindaco Achille Variati vuole imporre all'esame del progetto TAV .
Se tutti concordano sulla necessità dell'opera, su cui Cicero vanta una sorta di jus primae noctis datato 1999, quando ad occuparsene co n la giunta Hüllweck era lui, i consiglieri presenti, a nome dei rispettivi gruppi, si chiedono perchè «il podestà » (come dice Cicero) o «il principe» (copyrigth di dalla Negra) «abbia fatto convocare la conferenza dei capigruppo per domani, venerdì 5 dicembre, per acconsentire alla presentazone nel prossimo consiglio comunale di giovedì 11 dicembre, di una semplice comunicazione sul futuro del percorso della Tav a Vicenza invece di portare a conoscenza dell'organo consiliare e delle varie commissioni interessate i progetti valutazioni economcihe sull'opera e non semplici, e semplicistiche, linee approssimative su carte topografiche. Lo fa per nascondere favoritismi ai proprietari dei capannoni da abbattere e da rimborsare se passerà l'ipotesi della stazione in Fiera? Lascio a chi ci ascolta l'ardua sentenza!».
Ma la sentenza Cicero sembra averla già pronunciata e scritta su quella che lui chiama un simulacro della democrazia, ironizzando stavolta non sui "maiali" ma addiritura su se stesso "costretto ad appellarsi alla volontà del popolo sovrano": «è certo che il progetto attuale non è scritto qui, ma in altre segrete stanze...» .
Fuori dalla porta, intanto, c'era un attento Maurizio Franzina, ex collega di opposizione e ora capo di gabinetto del sindaco di centrosinsitra mentre all'uscita Federico Formisano "passava lì per caso" per ricordare a Cicero che Variati lo aveva cercato proprio per parlargli dell'argomento del contendere.
E Cicero? «Ho lavorato fin a notte io! Lo cercherò appena posso...» .
C'è di sicuro chi spera che quel "appena posso" si concretizzi quanto prima se si tiene conto dei rilievi, satirico politici, di Dalla Negra sulla scarsa democrazia del "principe", del muso duro della Bastianello e del preoccupato (e responsabilizzante?) "memo" di Rucco ai consiglieri che dovranno decidere sapendo che è su di loro che ricadono le responsabilità degli atti, visto che di recente c'è stata la nota "messa in mora" di chi ha approvato le varianti a Borgo Berga.Â
Maagri senza saper nulla, «come spesso ora sono costretti a fare i componenti della maggioranza».
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