Ciambetti:un aiuto cessione crediti con comuni
Martedi 21 Settembre 2010 alle 01:31 | 0 commenti
Cessione del credito per consentire ai comuni di pagare i propri fornitori. Assessore Ciambetti: "Un aiuto alle imprese, agli enti locali e all'economia veneta"
"Perdere tempo significa perdere denaro e in anni di crisi economica la perdita di tempo è drammatica. La Pubblica Amministrazione liquida i propri creditori con gravi ritardi, a causa soprattutto dei vincoli determinati dal patto di stabilità : il nostro obiettivo è quello di porre rimedio a tale situazione".
L'assessore regionale al bilancio, Roberto Ciambetti, ha rispolverato il noto adagio "il tempo è denaro" in apertura dei lavori dell'incontro svoltosi ieri al Parco Scientifico e Tecnologico Vega di Marghera (Ve) su iniziativa di Veneto Sviluppo e dall'Anci, per illustrare misure e strumenti finalizzati ad agevolare lo smobilizzo dei crediti vantati dai fornitori della Pubblica Amministrazione, fornendo così un sostegno alle piccole e medie imprese venete.
Il presidente di Veneto Sviluppo, Francesco Borga, nella sua introduzione ha parlato dell'indispensabilità di attuare forme di collaborazione tra il sistema pubblico e quello privato "in una fase congiunturale delicata ma che fa intravvedere alcuni segnali di ripresa", mentre il presidente dell'Anci Veneto, Giorgio Dal Negro, ha amaramente constato come i Comuni veneti, pur avendo conti in regola e bilanci certificati, si vedano costretti a ritardare i pagamenti alle aziende fornitrici di opere e servizi per rispettare penalizzanti norme di finanza pubblica nazionale che premiano chi ha speso di più a discapito di chi ha risparmiato.
Una situazione stigmatizzata dallo stesso assessore Ciambetti che ha citato alcuni dati del Centro Studi della Confartigianato: nel 2010 in Italia i tempi medi di pagamento della Pubblica amministrazione nei confronti delle imprese arrivano a 186 giorni, contro i 63 della media dell'Unione Europea, una lentezza che comporta un costo per oneri finanziari alle imprese pari a 2 miliardi e 524 milioni di Euro annui. "E in una regione come il Veneto - ha detto Ciambetti - i mancati pagamenti e la dilazione dei tempi determinano anche perdita di competitività rispetto ai nostri concorrenti del centro-nord Europa, Germania in primo luogo".
Il patto di stabilità interno degli enti locali, come detto, è tra le principali cause dei ritardi: uno strumento nato per porre ordine ai conti delle Pubbliche Amministrazioni è diventato anche un freno all'economia. "Consapevole di ciò - ha spiegato l'assessore veneto - la Giunta veneta ha attivato strumenti e mezzi utili per fronteggiare tale situazione e la possibilità di immettere liquidità nel sistema produttivo attraverso lo strumento della certificazione del credito, è parso da subito interessante: gli introiti finanziari che deriveranno alle imprese creditrici della Regione a fronte della cessione pro-soluto dei propri crediti certificati possono costituire, per l'intero sistema economico, un'importante ed interessante fonte di risorse alternativa al tradizionale ricorso all'anticipazione bancaria delle fatture. Tale intervento offre ai fornitori della Regione del Veneto la possibilità di gestire situazioni di scarsa liquidità , smobilizzando i propri crediti attraverso operazioni di cessioni pro soluto a favore di banche, o intermediari finanziari autorizzati".
Insomma, una procedura, quella della certificazione del credito, che la Regione del Veneto ha attivato fra le prime in Italia con evidente profitto, se si pensa che lo scorso anno sono stati certificati crediti per circa 97 milioni di euro con conseguente immissione di liquidità nel sistema produttivo veneto di pari importo, e che rappresenta una concreta soluzione in questo periodo di difficoltà economica generale per ottimizzare i rapporti finanziari di debito/credito tra la Pubblica Amministrazione e i suoi fornitori.
A cura di Regione Veneto
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