Ciambetti, "Non si accusi la Regione per i tagli imposti da Monti"
Mercoledi 23 Gennaio 2013 alle 14:38 | 0 commenti
Roberto Ciambetti, assessore al bilancio Regione Veneto - “Il rinvio della discussione del Bilancio regionale è stata una scelta condivisa da tutte le forze politiche, anche da chi poi in maniera decisamente poco elegante ha tentato di accusare la maggioranza di fuggire dal confrontoâ€. L'assessore regionale al Bilancio, Roberto Ciambetti, replica così alle dichiarazioni delle opposizioni all'indomani del rinvio del dibattito in Consiglio regionale sul bilancio regionale.
“Le registrazioni dei lavori della commissione smentiscono la tesi delle minoranza - ha detto Ciambetti – Non mi sorprendo: è dalle lacrime della Fornero che vediamo atteggiamenti ambigui, comportamenti pubblici che confliggono con quanto si dice e fa quando non ci sono televisioni o giornali: ipocrita, in greco antico, è l'attore che sulla scena dice una cosa ma poi, dietro le quinte si comporta ben diversamente. Troppi coccodrilli piangono a pancia piena. C'è chi si vanta perché lo spread è sceso ma punta l'indice accusatorio contro chi ha dovuto pagare quella discesa tagliando servizi ai cittadiniâ€. L'assessore regionale del Veneto rincara la dose: “Non si dia la colpa al governo regionale – ha detto Ciambetti - d'applicare norme e disposizioni stabilite dal governo nazionale e votate da quei partiti che a Venezia vorrebbero farci la predica. Non è esattamente un esercizio di onestà intellettuale, cercare di scaricare su altri la conseguenza di scelte prese altrove e dalle quali non ci si dissociò al momento e nel luogo opportuno: lo Stato sociale, le pensioni e il diritto alla pensione, gli esodati, gli ammortizzatori sociali, le tutela per disabili e poveri, andavano difesi in Parlamento e se ci sono proteste, queste vadano inoltrate a palazzo Chigi. Detto questo – ha concluso Ciambetti – ribadisco un punto: la Giunta Regionale del veneto ha presentato un budget preventivo che è allineato nelle previsioni di uscita al bilancio del 2012, dal quale non si discosta, nonostante tagli draconiani imposti dalle manovre salva-Stato e dalla spending review. Abbiamo compensato le minori entrate, i minori trasferimenti, con i fondi recuperati grazie alla lotta all'evasione fiscale e comprimendo al massimo ogni spesa, senza ricorrere all'aumento delle imposte regionali, tutelando per quanto è possibile proprio il sistema del welfareâ€
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