Ciambetti: “Niente stravolgimenti dello statuto della Fondazione Roi"
Giovedi 6 Luglio 2017 alle 16:28 | 1 commenti
"Non bisogna avere fretta, né in questo momento servono passaggi avventati: sulla Fondazione Roi occorre molta cautela e bisogna procedere nella massima trasparenza con l'obiettivo dichiarato di tutelare la volontà e l'essenza delle disposizioni di Giuseppe Roi". Roberto Ciambetti, Presidente del Consiglio regionale del Veneto, commenta così l'iniziativa promossa da Elena Donazzan che ha chiesto alla competente direzione regionale di verificare la posizione della Fondazione culturale vicentina conseguente all'evoluzione degli scenari relativi alla Banca Popolare di Vicenza.
"Il rispetto della memoria del marchese Roi non è fatto formale, ma sostanziale - ha detto Ciambetti - e la sua volontà era quella di dare solide basi agli Istituti culturali vicentini proiettandoli in una dimensione internazionale Penso che sarebbe inorridito davanti alla prospettiva di una revisione statutaria ‘ad usum Delphini' con tanto di sbocco spartitorio clientelare tipico di quella idea di politica che Roi, da quanto mi è stato detto di questa figura straordinaria, aborriva. Questo è il primo e principale dovere: tutelare la volontà di Boso Roi e far sì che la Fondazione a lui intitolata possa lavorare per la cultura e gli enti culturali, senza dispersione o uso improprio di risorse. Affinché ciò avvenga bisogna dare solidi basi di diritto e giurisprudenza alla Fondazione, visto la trasformazione subita dalla Banca Popolare di Vicenza, la quale per statuto della Fondazione doveva nominare tre rappresentanti su cinque del Cda. Non esistendo più la Popolare di Vicenza, occorre valutare ogni possibilità , agire nel solco della legge e con una cristallinità senza pari e con solida Giurisprudenza la cui radice, non a caso, etimologica rimanda a Jus - Juris, diritto, e appunto prudentia, cioè cognizione, perizia. Altre scorciatoie, accordicchi o pratiche spartitorie, non sono ammissibili e suonano insultanti davanti alla memoria di un uomo che molto dette alla sua città e la cui memoria merita ben alto rispetto."
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