Ciambetti "Monti twittereggia, il Paese boccheggia"
Sabato 5 Gennaio 2013 alle 23:05 | 0 commenti
Riceviamo da Roberto Ciambetti e pubblichiamo.
"Indegno di questo paese non c'è solo la legge elettorale, ma anche, se non ben prima, un Fisco da Inquisizione e caccia alle streghe"
"Monti vuole cambiare una indegna legge elettorale? Il primo compito del prossimo governo dovrebbe essere quello di cambiare quel Fisco indegno che Monti ha creato, un Fisco da Inquisizione e da caccia alle streghe, al servizio di banche e dei grandi evasori fiscali". Secca replica di Roberto Ciambetti, assessore regionale al Bilancio ed Enti locali del Veneto alle "twitterate di mr Monti.
"Il sistema inquisitorio che è stato messo in piedi da Monti con il redditometro - ha detto l'assessore regionale - punirà migliaia di cittadini senza scovare i veri evasori: l'indagine retroattiva, infatti, metterà non pochi in difficoltà e quelli che avranno i maggiori problemi saranno le persone più semplici, i lavoratori capaci di fare sacrifici pur di prendersi, quando lo si poteva ancora fare, qualche legittima soddisfazione che però farà scattare l'allarme rosso dell'inquisitore dell'Agenzia delle Entrate: se la legge elettorale è inadeguata, il Fisco che ci ritroviamo è roba da Torquemada: in quale nazione si fanno leggi fiscali con potere di indagine fiscale retroattivo? Il redditometro assieme agli altri sistemi attivati da questo governo, come l'obbligo della segnalazione per le operazioni di pagamento oltre i 3.600 € o il divieto di effettuare pagamenti tra privati in contanti sopra i mille Euro, combinati con il carico fiscale più alto nel mondo occidentale sono strumenti chiaramente vessatori e non servono né a combattere la vera evasione fiscale né, tantomeno, a controllare le operazioni di riciclaggio di denaro sporco, capitolo questo per altro mai entrato nell'agenda di Mr Monti". L'assessore regionale veneto è estremamente preoccupato: "Con i tagli per oltre 500 milioni che colpiranno gli enti locali del Veneto, con i tagli che incideranno anche nella sanità , a subire gli effetti più devastanti delle politiche saranno i lavoratori, le famiglie monoreddito e i pensionati, questi ultimi al centro di un accanimento devastante: nel 2013 una pensione minima passerà da 481 euro a 495,43 € mentre una da 1000 euro arriverà a 1025 €. Ma quest'anno rimane in vigore il blocco della rivalutazione annuale introdotto dal duo Monti-Fornero e valido per le pensioni sopra tre volte la soglia minima. Sei milioni di pensionati, dunque, vedranno invariato il valore della propria pensione per il secondo anno consecutivo: nel biennio 2012-2013 questi sei milioni di persone hanno perso complessivamente 1135 euro per mancata rivalutazione: sono o no norme indegne? Queste sono norme da cambiare , che gridano vendetta nel mentre le banche vengono finanziate all'1 per cento e reinvestono nell'acquisto di Titoli pubblici guadagnando vagonate e vagonate di soldi alle nostre spalle", Ciambetti poi rincara la dose: " Secondo le ultime previsioni la pressione fiscale salirà dal 44,7% dell'anno appena concluso al livello record del 45,3%. Ad aprile arriverà  la Tares, la nuova tariffa sui rifiuti che assorbirà la Tassa di igiene ambientale, versione aggiornata della tassa sui rifiuti solidi urbani, che si preannuncia salatissima: infatti la Tares - spiega l'assessore regionale al bilancio ed Enti Locali - sarà più cara della Tarsu, perché si tratta di una tariffa, e non di una tassa, una tariffa che deve coprire per intero il costo che l'amministrazione sostiene per effettuare il servizio di raccolta della nettezza urbana, ma anche per pagare servizi indivisibili, come illuminazione pubblica e manutenzione strade. Con l'economia stagnante, come ben dimostra la partenza dei saldi con il freno a mano tirato, chiunque deve pensare a programma elettorale dovrebbe immaginare, da subito, strategie per liberare risorse, dare modo ai consumatori di avere possibilità di spesa e di garantire ai pensionati redditi dignitosi e del resto dagli Usa la ricetta per uscire dalla crisi passa attraverso una diminuzione del carico fiscale. Da noi , invece, bisognerà scovare gli scontrini delle spese fatte nel 2009, perché quando il Fisco busserà alla porta non avrà pietà . La situazione sembrerebbe surreale ed è surreale vedere l'autocompiacimento del capo del governo che twittereggia mentre il Paese boccheggia"
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